Delusione da parte di albergatori e industriali dopo l'incontro con la ministra Paola De Micheli, in visita a Genova, che ha sminuito la gravità della situazione infrastrutturale in Liguria. L'economia regionale è sotto scacco dopo quasi due mesi di cantieri e lavori avviati in fretta e furia dopo il lockdown. Il parere delle realtà economiche è univolo: "Nessuna risposta"
"Per il ministro il problema delle code e i danni per i cantieri in autostrada è stato solo legato ad una decina di giorni di situazione grave e tutto il resto è stato definito come una "narrazione" di qualcosa che non accadeva realmente e che ha spaventato i turisti scoraggiandoli dal raggiungere la Liguria. Siamo rimasti senza parole. Se voleva ottenere l'effetto di non avere repliche ci è riuscita" commenta il presidente di Confindustria Genova Giovanni Mondini commenta, con un "giudizio negativo" arrabbiatissimo come quello degli altri rappresentanti del Comitato Salviamo Genova e a Liguria, l'incontro appena terminato con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli. "Nessuna risposta alle domande che le abbiamo posto. Siamo rimasti attoniti quando ha detto di fatto che i disagi sono una narrazione che ci siamo inventati" dice Mondini.
"Siamo molto arrabbiati. Come turismo siamo stati anche presi in giro e umiliati dal ministro che ci ha detto che il problema delle code non esiste, che le persone possono raggiungere la Liguria con estrema tranquillità e la perdita di prenotazioni che abbiamo subito dalla terza settimana dopo il lockdown di giugno in avanti è dovuta solo al fatto che abbiamo sbagliato la narrazione, abbiamo sbagliato a comunicare i tempi di percorrenza per arrivare nella nostra Regione". Angelo Berlangieri, presidente degli albergatori di Savona e uno dei rappresentanti del Comitato Salviamo Genova e la Liguria commenta cosi' l'incontro con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli e annuncia "Non ci fermeremo: abbiamo fatto un inizio di procedura di richiesta danni contro il ministero, lo porteremo in tribunale e insieme al Comitato andremo avanti fino all'ultimo respiro".
"Il prossimo passo sarà presentare tutti i numeri del nostro disastro economico e portarli al tavolo del governo perché vogliamo aprire una vertenza come Liguria. Non è pensabile che ci siano decine di imprese che stanno fallendo e secondo la ministra tutto quello che abbiamo vissuto del caos infrastrutturale di questo mese e mezzo è una "narrazione", una nostra invenzione". Lo annuncia Massimo Giacchetta, presidente di Cna Liguria, una delle 25 sigle che hanno dato vita al Comitato Salviamo Genova e la Liguria dopo l'incontro con il ministro Paola De Micheli. E aggiunge "Noi non facciamo narrazioni e non molliamo abbiamo aperto una vertenza e abbiamo detto al ministro che deve parlare con il presidente del Consiglio: quando verrà a Genovaper l'inaugurazione del Ponte vogliamo che ci incontri".
"Incontro negativo. Nessuna risposta". Anche per Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi, una delle 25 sigle che compongono il Comitato Salviamo Genova e la Liguria, l'incontro con il ministro De Micheli non ha dato i risultati sperati, anzi ha incendiato gli animi. "Inaccettabile che definisca i disagi di queste settimane per i cantieri autostradali una "narrazione" praticamente inventata, per cui i problemi ci sarebbero soltanto quando i turisti in auto incrociano il traffico pesante del porto, e quindi forse è il porto che disturba e crea problemi" commenta. E conclude "Siamo arrabbiatissimi. Continueremo la battaglia".
LA MANIFESTAZIONE. Un corteo lumaca di Tir ha accolto la ministra alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli a Genova. La manifestazione organizzata dal Comitato Salviamo Genova e la Liguria ha raccolto la voce dei cittadini e riunisce i diversi settori dell'economia cittadina e regionale che da mesi soffrono per il lockdown autostrade che sta paralizzando i trasporti e gli spostamenti in Liguria con danno per l'economia. Si parla della stima di un miliardo di euro al mese che vanno in fumo.
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I dodici Tir autorizzati sono partiti alle 11 da San Benigno, per arrivare in cima a via XX Settembre intorno alle 12:30. Puntuali i manifestanti a piedi invece alle 12 in piazza Fontane Marose. "Il conto è salatissimo, perdite di fatturato del 75% nel settore florovivaistico, del 50% per esercizi di vicinato e mercati rionali, del 25% in quello della grande distribuzione, consegnare è diventato impossibile. Anche la presenza di turisti è precipitata del 65% per l'Acquario, musei e siti di interesse, del 50% per hotel e ristoranti, del 30% per i bagni marini, del 35% nei porti turistici", ripetono conma un mantra gli organizzatori. I lavori del Consiglio regionale della Liguria, dov'è in discussione la riforma della legge elettorale, erano stati sospesi per permettere ai consiglieri regionali di partecipare alla manifestazione di piazza organizzata dal comitato 'Salviamo Genova e la Liguria' contro i disagi in corso lungo la rete autostradale.
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I rappresentanti degli autotrasportatori puntano il dito sul Governo e sul ministro per i Trasporti. "Se la Liguria e Genova si sono paralizzate per giorni, se il porto di Genova ha perso più del 30% del suo traffico, non guardi altrove. Si guardi in casa. E pensi alle priorità: l'autotrasporto deve ripartire, adesso o mai più, e per i provvedimenti da adottare la parola rinvio non puo' esistere". Proprio De Micheli, "ci ha chiamato eroi, peccato che più che da eroi siamo stati trattati da reduci abbandonati a se stessi. Noi non abbiamo bisogno di medaglie ma di strumenti e risposte per lavorare". Durante l'emergenza Covid-19, attaccano gli autotrasportatori, "abbiamo fatto il nosto dovere sulle strade, come sempre anche rischiando in prima persona in aree pericolose per il contagio. Lo abbiamo fatto perdendo una valanga di soldi e consentendo che le nostre aziende venissero messe in ginocchio".
LE PAROLE DEL MINISTRO. "Per scelta sono spesso a Genova, quando c'è bisogno. Verso la Liguria c'è una grande attenzione. La Liguria ha bisogno di più manutenzione e più opere nuove, in primis per la strategicità dei porti. Per questo è fondamentale l'intermodalità", ha detto la ministra De Micheli nel frattempo alla cerimonia di riavvio dei lavori per il nodo ferroviario di Genova, opera per il Terzo Valico. "C'è un miliardo per i prossimi 24 mesi in Liguria con Italia veloce. Alcune di queste opere avranno dei commissari. Stiamo predisponendo la lista dei commissari da consegnare alla presidenza del Consiglio dei ministri". Commentando i disagi autostradali per i cantieri nelle gallerie della Liguria, per il ministro "Toti ha fatto campagna elettorale sui cantieri. Progressivamente la situazione tornerà alla normalità garantendo la sicurezza di tutte le persone che si muovono in questa regione, perché la sicurezza per noi è fondamentale" ha detto il ministro.
LA REPLICA DEL GOVERNATORE. "Al fianco delle imprese e di tutto il mondo economico ligure, oggi in piazza per protestare contro il blocco e l'isolamento della Liguria. I cantieri e il piano di manutenzioni folle messo in campo da Autostrade e Mit stanno minando la sicurezza dei cittadini, mettendo in ginocchio le nostre attività e paralizzando una Regione intera, già in difficoltà dopo l'emergenza Covid". Lo scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in un post sulla sua pagina Facebook. "Questa è la battaglia di tutta la Liguria, vogliamo risposte e soluzioni concrete, oggi dopo settimane di silenzio proveremo a chiederle per l'ennesima volta al ministro De Micheli. Chi ha competenze si assuma le proprie responsabilità, non accetteremo di essere ignorati e bloccati da nessuno".
cronaca
Cantieri autostrade, albergatori e industriali contro De Micheli: "Presi in giro dal ministro"
I disagi sono stati definiti una 'narrazione' dalla ministra
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