Luca Mora, leader dello Spezia in campo e nello spogliatoio, è stato di parola: “Prima dei play-off avevamo detto qualunque cosa succeda nella gara di andata è una partita che si gioca sui 180'. Puntualmente si danno giudizi affrettati già dalla prima partita e stavolta nessuno avrebbe scommesso su di noi, ma noi ci abbiamo creduto fin da subito, abbiamo cercato di riposarci cercando di correggere il più possibile gli errori fatti a Verona”.
FIDUCIA - “Questa è una squadra che un sacco di volte ha dimostrato di sapersi rialzare. Abbiamo dimostrato di essere stati i primi a crederci per davvero, ma ora siamo a metà dell'opera, dobbiamo rifiatare e credere in noi stessi per la finale, qualunque squadra si affronti. Andremo a giocarci questa finale che ci siamo meritati non solo battendo il Chievo ma anche durante la stagione. Non dobbiamo dimenticare che siamo in pieno agosto e ci sta che si sbagli un avvio di gara, all'andata abbiamo detto ripartiamo dal palo del Chievo a fine gara a Verona, è stato quello l'episodio dal quale è partito la nostra rimonta.
CONDIZIONE - “Dopo il lockdown anche su certi gioctori si è detto che non stavano bene, tre giorni fa fisicamente eravamo tutti morti e stavolta invece stavamo alla grande. Il calcio è anche condizione psico-fisica e il gol dopo pochi secondi all'andata ci ha piegato, cosìcome il nostro gol dopo pochi minuti nella gara di ritorno ha spiazzato il Chievo. Stiamo piano piano recuperando tutti e l'organico è finalmente al completo, a parte gli infortunati Marchizza e Capradossi. La squadra sta bene ed è pronta per disputare al meglio il doppio confronto in finale”.
TIFOSI - “Mentre eravamo in albergo prima della gara abbiamo inziato a sentire gli scooter e i tifosi che ci facevano avvertire la loro vicinanza; già dal pomeriggio abbiamo realizzato che cosa rappresentino questi play-off per questa città. A noi ha fatto davvero piacere, perché era tanto che non sentivamo il loro calore e pertanto non possiamo che ringraziarli. Penso sia fondamentale avere una tifoseria così, anche perché il calcio è composto non solo dai giocatori, ma anche dalla società e dai tifosi, che sono una componente fondamentale di queste sport”.
SOGNO - “Ora dobbiamo vivere alla giornata, potevamo essere tutti a casa in questo momento, ma invece abbiamo ribaltato tutto. Ci siamo detti: diamo tutto e vinciamo la partita perché la rimonta è alla nostra portata, e difatti così è stato. Ora arriva una sfida ancora più difficile, dovremo mettere più attenzione nella gara d'andata rispetto alla sfida di Verona, e poi in casa ci giocheremo l'ultimo atto, sperando di realizzare un sogno per tutta quanta la città".
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Spezia, Mora: "Fatta un'impresa, ora dobbiamo realizzare il sogno"
Raggiunta la finale, il leader degli aquilotti si sente vicino a un traguardo storico
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