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"Lo Spezia - dice - è una società in crescita. Per prima cosa un plauso a chi mi ha preceduto, all'allenatore e alla squadra. Sono molto contento che l'allenatore sia rimasto: abbiamo cominciato a cercare di capire come adeguare la squadra".
OBIETTIVO - "Pensavo dopo Lecce di fermarmi per una pausa di riflessione, ma il presidente Chisoli mi ha contattato, così abbiamo trovato una potenziale affinità. Nella mia storia recente, salendo dalla C alla B e poi alla A ogni volta ho cambiato parecchio,si fa un altro campionato e ci si deve adeguare.La salute economica della società è importante, ma l'obiettivo principale resta la salvezza. Dobbiamo trovare un giusto compromesso tra non fare follie e una salvezza conquistata con le unghie e con i denti. Storicamente le neopromosse hanno qualche difficoltà in più".
FUTURO - "Molte cose non possono prescindere dall'aspetto tecnico. Lavoro per una società che è in serie A per la prima volta nella sua storia e ne sono consapevole. C'è un dato: la fisicità in A è di tutte le squadre, ma in particolar modo di quelle che devono salvarsi. Dobbiamo quindi disporre di giocatori funzionali. Ma non si può assolutamente prescindere dalla tecnica e anche a Lecce nella seconda parte di stagione avevamo migliorato sia nella qualità che nella fisicità".
IL COMMENTO
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