salute e medicina

Toti: "Stabilità nel resto della regione"
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La Regione Liguria ha emanato un'ordinanza per garantire il distanziamento nel Comune di La Spezia a seguito dell'aumento dei casi di Covid. Sono infatti 71 gli ospedalizzati nello spezzino, di cui 7 in terapia intensiva. L'ordinanza, oltre alla sospensione dell'attività didattica per le scuole del Comune di La Spezia fino al 23 settembre, prevede la proroga dell'obbligo dell'uso delle mascherine per tutto il giorno, anche all'aperto, e il divieto di manifestazioni pubbliche e private, eccetto attività elettorali in forma statica, in tutta la provincia di La Spezia.


Per il solo Comune di La Spezia è stata inoltre disposta la chiusura dei locali pubblici dalle 24 alle 5 della mattina, lo svolgimento con posti a sedere pre-assegnati degli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro e con un numero massimo di 200 spettatori, la sospensione dell'accesso alle aree gioco e attrezzate all'interno di parchi, ville e giardini pubblici, la chiusura dei circoli ludico-ricreativi, la sospensione degli sport di contatto e di squadra, con l'esclusione delle competizioni sportive nazionali e internazionali organizzate sul territori e il divieto di assembramento nel quartiere Umbertino.


"Per quanto riguarda il resto della regione Liguria la situazione è di stabilità e anche di relativa tranquillità". In regione "la situazione degli ospedali al momento non desta preoccupazione" oltre allo spezzino "gli altri ospedali sono sostanzialmente in una situazione di vuoto e riteniamo che questa ulteriore stretta che stiamo danno sulla città di Spezia dovrebbe ricondurci a uniformare la situazione della regione già nei prossimi giorni" ha spiegato Toti durante la conferenza stampa.


"Abbiamo deciso di tenere ancora chiuse le scuole solo a La Spezia - ha proseguito il governatore ligure - non tanto per la sicurezza all'interno delle scuole, che ovviamente è garantita, ma perché si metterebbero in movimento circa 30 mila persone in questi giorni in cui stiamo ancora tracciando il cluster. Ci è sembrato quindi prudenziale ritardare la riapertura delle scuole".