“La nostra richiesta è quella di consentire almeno l’intervento di mezzi di soccorso” spiega l’abitante Davide Montaldo. Gli fa eco Michela Bisio: “Il nostro è un borgo di tanti bambini, ma ci sono anche molti anziani che hanno bisogno di assistenza medica. In queste condizioni risulta difficile se non impossibile”. Filippo Brondolo aggiunge: “Non parliamo di cifre astronomiche. Per questo confidiamo di non essere lasciati soli”.
Oltre agli allargamenti giudicati primari e urgenti, c'è poi il capitolo regimazione acque e dissesto. Ma da Quiassi ribadiscono: un punto alla volta, ora la sicurezza. Tra loro anche un vigile del fuoco che denuncia la pericolosità dell'attuale stato: “Se non si fa qualcosa da qui non si passa e la situazione può diventare davvero grave” dichiara Andrea Manitto. Alcuni abitanti sottolineano che la cessione dei terreni per l'intervento sarebbe gratuita: "Non vogliamo nulla, a patto che il Comune si faccia carico di questa situazione in modo adeguato".
Ma dal Comune di Ceranesi, la sindaco Emanuela Molinari non lascia spazio a speranze immediate: “Sappiamo della storica criticità, tuttavia, non possiamo dare tempistiche ufficiali. Per noi resta un’azione molto onerosa”.
IL COMMENTO
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