
Oltre 200 tra militari del comando provinciale e dei reparti speciali hanno eseguito dall'alba quattordici misure cautelari personali e perquisizioni nella provincia della Spezia e in quelle di Torino, Monza, Alessandria, Massa Carrara e Varese. A coordinare l'operazione ''settimo comandamento'' il procuratore Antonio Patrono. Impegnati anche le unità cinofile e l'elicottero.
Secondo l'accusa il gruppo di etnia sinti, molto attivo in provincia della Spezia e con ramificazioni in altre città, avrebbe commesso un numero rilevante di reati contro il patrimonio tra i quali furti, truffe, ricettazione in danno di cittadini, in particolari anziani, ed esercizi pubblici.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo