salute e medicina

L’appello è quello di non dimenticare le altre patologie
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“Tra luglio e settembre c’è stato un aumento del 122% di interventi per malattie all’aorta”. A raccontare questo dato a Primocanale è il professor Domenico Palombo coordinatore dipartimento interaziendale cardio-toraco-vascolare ligure.


“I nostri ospedali sono sotto pressione – spiega Palombo – ma non possiamo dimenticare le altre patologie importanti come la malattia cardiovascolare che resta nel nostro paese la prima causa di morte e di invalidità”.


Non esistono solo i malati Covid. In mezzo alla pandemia ci sono pazienti che si ammalano per altre patologie e dopo un primo stop a esami e visite imposto nel lockdown ora non possono più aspettare e a dirlo sono i dati: “Avendo bloccato tra febbraio e aprile tutta l’attività se non per l’emergenza-urgenza – sottolinea Palombo - nei mesi successivi luglio, agosto e settembre l'incremento per gli interventi a causa di malattie dell'aorta è stato del 122%, essenzialmente gli aneurismi dell'aorta toracica, toraco addominale e addominale o dissezioni ossia le rotture. Sono numeri molto importanti che testimoniano come mettere da parte, fatta eccezione delle urgenze-emergenze, questa patologia comporta un aumento di rischio e un aumento successivo di condizioni ovviamente peggiori”.


Da qui l’appello del professor Palombo: “Dobbiamo mantenere aperta la porta anche a queste patologie maggiori cosa che stiamo cercando di fare e c'è stato raccomandato anche dal nostro governatore e dal Presidente della Repubblica, bisogna mantenere la porta aperta ai pazienti che devono potersi fidare soprattutto in un centro come il Policlinico San Martino che è centro regionale di riferimento per questa patologia maggiore”.


Fondamentale quindi anche il riconquistare la fiducia dei pazienti che spesso per paura non si recano più in ospedale per i controlli per paura di contrarre il virus.