
Il giovane è stato trovato in possesso di una grande quantità di filmati che ritraevano bambini anche molto piccoli e neonati, che il ventiduenne aveva catalogato per età e prestazione.
Il ragazzo aveva anche acquistato in abbonamento uno spazio virtuale di archiviazione per conservare e distribuire i numerosi video che si procurava anche attraverso svariate applicazioni di messaggistica istantanea.
IL COMMENTO
Ponte Morandi, se la politica non ti considera solo una persona
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile