cronaca

Il governatore Toti: "Spero che governo ripensi ai blocchi"
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Un'autodichiarazione per raggiungere e assistere parenti o amici soli e non autosufficenti durante le feste natalizie. Ma anche controlli mirati delle forze dell'ordine in stazioni, autostrade e arterie principali del Paese, per scongiurare spostamenti ingiustificati a Natale, Santo Stefano e Capodanno. La circolare del Viminale indirizzata ai prefetti approfondisce alcuni punti dell'ultimo DPCM annunciando una stretta che avra' solo qualche eccezione.

E il ritorno in classe 'al 75%' per le superiori sara' dunque una corsa contro il tempo. Se tra i provvedimenti viene ribadito il ruolo degli stessi prefetti nella riorganizzazione del Trasporto Pubblico locale, viene anche chiarita la facolta' delle Regioni di poter prendere provvedimenti per garantire l'attivita' delle scuole "nel caso in cui l'azione diretta a riattivare la didattica in presenza dovesse incorrere in criticita' di varia natura, non superabili attraverso l'espletamento della fase di coordinamento". I procedimenti in prefettura - qualora le criticita' non siano risolvibili all'interno del tavolo con amministrazioni locali, istituti e Tpl - avranno quindi un termine perentorio rappresentato dal 7 gennaio. Oltre quella data, se non ci sara' un esito, la palla passera' alle regioni affinche' permettano l'attivita' didattica. E come terza opzione, se lo stallo dovesse proseguire, sara' dato il via libera automatico alla riapertura nella percentuale stabilita dal DPCM.




In generale, sara' un Natale blindato, con i riflettori dei controlli alle "principali arterie di traffico
e sui vari nodi delle reti di trasporto" sul rispetto delle norme e delle limitazioni che riguardano gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e, tra i Comuni, nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Le aree di maggiore affollamento "in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale" saranno sorvegliate speciali. E' per questo che saranno "opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo, tenuto conto della necessita' di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosita' dell'impegno". Si vigilera' sugli spostamenti ma nell'autodichiarazione, tra "le situazioni di necessita'", sara' possibile inserire "l'esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto gia' chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del Governo". Confermata la sospensione delle mostre e la chiusura dei musei mentre resteranno aperte biblioteche e archivi, ma solo su prenotazione. 

Il governatore della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni GIovanni Toti si aupica che dal governo ci sia un ripensamento:  "Mi ha fatto impressione che il governo stia predisponendo una macchina di 70 mila agenti a Natale per vigilare affinché qualcuno non vada a trovare i parenti nel comune vicino. Mi lascia molto perplesso tutto ciò e penso che gli agenti dovrebbero occuparsi di vigilare dove ci sono assembramenti, ma pensare che qualcuno verrà fermato in Val di Vara e in Val Bormida tra un paesino e l'altro mentre, nella mattina di Natale, sta portando un pandoro alla proprio famiglia mi sembra surreale. In un paese dove la banca Centrale Europea lancia l'allarme per la paura che tanti italiani non riusciranno più a pagare il mutuo e dove la maggior parte dei cittadini ritiene che i ristori siano largamente insufficienti per vivere. Spero che su questo il Governo possa ripensarci".

E ancora: "Oggi la Banca Centrale Europea ha lanciato un allarme per tutte quelle persone che non riescono più a pagare il mutuo - ha affermato Toti -. Non vorrei che qualcuno si scordasse delle mie parole. E' vero che in questo momento ci sono ancora purtroppo tanti morti e che bisogna ancora essere attenti e prudenti ma a marzo e aprile quando il Covid sarà finito e la nostra economia sarà in ginocchio non vorrei che qualcuno si tirasse fuori da queste responsabilità. E' facile chiudere tutto ma quando tutto questo produrrà gli effetti che gli indicatori economici già ci mostrano, io ricorderò che quando si potevano fare scelte anche lievemente diverse si è optato per strade più facili".