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Condizioni al limite per le vetture GT
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Il calendario rivoluzionato del WRC 2020 sembrava strizzare l’occhio ai piloti delle vetture GT con l’inserimento dell’Aci Rally Monza, ma la tappa italiana che ha concluso il Mondiale ha sopreso e non poco gli equipaggi in gara con le spettacolari “Granturismo”, auto dal sapore particolare per gli appassionati.
Perfettamente a loro agio in pista, ma in grande affanno sulle stradine interne del Parco di Monza infangate e rese ancora più insidiose dalla neve del venerdì, le auto RGT hanno subito portato la memoria degli appassionati ai mitici Rally di Monza degli anni ’80.

Proprio dalla classe RGT è arrivata l’unica gioia tricolore nel Campionato del Mondo WRC, che ha visto il giovane Andrea Mabellini, classe 1999, aggiudicarsi la Fia RGT Cup a bordo di una Fiat Abarth 124 seguita dal preparatore pavese Bernini. Mabellini ha chiuso la gara monzese al secondo posto, dietro al francese Ragues, alla guida di una Alpine A110 di nuova generazione, un nome che evoca subito dolci ricordi per i fan. Al terzo posto la Porsche 997 GT di Alberto Sassi, seguito dall’altra Porsche del céco Nesetril e dalla Fiat 124 di Roberto Gobbin, affiancato dal genovese Alessandro Cervi.