Sampdoria in crisi, Ranieri a corto di attaccanti e lungo stop per Bereszynski
Mentre Ferrero piange "miseria" in Regione ma non rinuncia ad autista ed hotel di lusso
1 minuto e 11 secondi di lettura
di m. mich.
Due punti in cinque partite di campionato, in mezzo la sconfitta nel derby di Coppa Italia. La Sampdoria sta attraversando uno dei periodi più difficili della gestione Ranieri, che rispetto alla passata stagione non ha potuto beneficiare di rinforzi: Keita non si è mai visto, Silva per ora resta un fantasma, Candreva va a corrente alternata. A ciò si è aggiunta la totale indisponibilità di Gabbiadini, aggravata da un ulteriore infortunio patito con il Milan. E, in ultimo, pure il k.o. di BereszYnski, che rischia di saltare le prossime quattro gare con Napoli, Verona, Sassuolo e Crotone per ripresentarsi nel 2021, quando peraltro, secondo radio mercato, la Samp perderà per esigenze di bilancio anche Colley e Ramirez.
Insomma, un quadro poco confortante e toccherà ancora una volta all’esperto allenatore blucerchiato trovare le soluzioni per evitare di compromettere del tutto una classifica confortante ma non completamente rassicurante.
Intanto il presidente Massimo Ferrero, dopo avere pianto miseria con il presidente della Regione Toti, non ha mancato di soggiornare nel consueto albergo genovese a cinque stelle, ovviamente accompagnato dall’autista con l’auto di servizio.
Insomma, austerity per molti, calciatori compresi visto che si parla sempre di legittima riduzione dei loro elevati stipendi, ma evidentemente non per tutti, nemmeno per chi è alle prese con concordati pre fallimentari di svariati milioni di euro in attesa di approvazione dai Tribunali della Repubblica.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità