I fondi Macquarie e Blackstone, insieme a Cassa Depositi e Prestiti, hanno chiesto ad Atlantia di allungare a gennaio i termini per la presentazione di un'offerta vincolante per Autostrade. La richiesta è stata avanzata nel corso di un incontro tra Atlantia e i potenziali acquirenti e nasce "dalla necessità di effettuare ulteriori approfondimenti sul dossier, di ricevere risposte alle numerose domande formulate e in sostanza dall'esigenza di completare la due diligence, anche a fronte del fatto che il Pef non è stato ancora approvato formalmente", riferiscono alcune fonti.
Il board di Atlantia, in agenda per lunedì 14 dicembre, esaminerà verosimilmente questa richiesta. Il 14 dicembre è comunque l'ultima data utile per convocare l'assemblea di metà gennaio necessaria per avviare la scissione di Autostrade per l'Italia. Cdp Equity resta confermata alla guida della cordata che avrà un 51% di componente italiana (comprendente anche altri soggetti).
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Nel frattempo Atlantia ha trasferito il ramo d'azienda da Spea Engineering a Tecne Gruppo Autostrade per l'Italia. Spea è la società del gruppo che si occupa di ispezioni e manutenzioni per conto di Autostrade con 10 tecnici accusati di falso per i report sulle gallerie, nell'indagine partita dopo il crollo di calcestruzzo dalla volta della galleria Bertè il 30 dicembre 2019. Con questa mossa Spea di fatto diventa Tecne, con una implementazione di personale e mezzi.
Il trasferimento è stato effettuato "con decorrenza 1 dicembre". In virtù del contratto d'affitto pluriennale "Tecne subentrerà a Spea, senza soluzione di continuità, nei rapporti passivi facenti capo a Spea. In particolare si evidenzia che tutte le attività svolte, ovvero le forniture eseguite, successivamente alla data del 1 dicembre 2020 dovranno, previo confronto col responsabile Tecne della gestione del contratto" essere fatturate all'azienda subentrante.
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Il trasferimento del ramo d'azienda quindi punta all'abbandono di Spea per creare un nuovo asset da valorizzare e monetizzare in caso di cessione di Autostrade. Un modo per alzare ulteriormente il prezzo strada facendo. Spea sarebbe quindi abbandonata come una nave vuota alla deriva in attesa degli esiti penali senza pesare sulla nuova realtà. Che nel frattempo potrà operare in modo indisturbato. Col valore aggiunto che Tecne è di proprieta di Autostrade per l'Italia, che ha in capo la concessione.
Atlantia ha di fatto svuotato Spea. Una situazione che ha tutti i crismi di una operazione prefallimentare per salvare il valore aziendale (o portarselo via) nel silenzio generale. In ballo restano le indagini della Procura di Genova. Secondo i magistrati per le gallerie ci sarebbe stato lo stesso modus operandi adottato per i report 'edulcorati' sui viadotti. I nuovi report, invece, avrebbero evidenziato gravi problemi strutturali dovuti a una presenza di calcestruzzo minima, ridotta anche del 90%. Per questo motivo 10 tecnici di Spea sono indagati per falso.
cronaca
Autostrade, concessioni ancora un rinvio mentre Atlantia svuota Spea per Tecne
Board di Atlantia in agenda per lunedì 14 dicembre
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