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Il tecnico blucerchiato non si nasconde le difficoltà della partita al "Maradona"
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 Claudio Ranieri, tecnico della Sampdoria, guarda alla sfida con il Napoli, che vedrà i blucerchiati come prima squadra italiana a giocare al "Maradona". "Credo sia una cosa molto bella - dice ai media ufficiali - che il Comune, il Sindaco, l'opinione pubblica e tutti quanti abbiano deciso di dedicare lo stadio a Diego Armando Maradona. Oltre a esser stato un campione stupendo a livello mondiale, è stato un po' l'anima di Napoli. Ha dato vita a tutto un popolo, per cui credo che sia molto bello questo".

"Il primo anno che andai a Napoli - ricorda - provammo con Ciro Ferrara a convincerlo a tornare. Parlammo due volte quando stavamo in ritiro ma lui aveva deciso di non tornare più. Mi dispiacque molto perchè sarebbe stato molto bello allenare un giocatore come lui".

"Il Napoli - osserva Ranieri - ha perso soltanto una partita a tavolino con la Juventus e quella con il Milan. Affronteremo una squadra compatta che ha delle buone geometrie e il carattere di Rino Gattuso. Dovremo fare una gara volitiva, con determinazione, passione e spirito di sacrificio perchè dobbiamo far punti".

"Il Napoli ha tanti campioni e velocità di esecuzione notevole in avanti. Sono rapidi e veloci - sottolinea - con alta qualità. Noi dovremmo essere compatti e attentissimi ad ogni circostanza".

Ranieri ritorna sul Milan: "Quando si gioca ogni tre giorni devi essere super concentrati in quello che fai e lasciarti alle spalle la partita giocata, qualunque sia stato il risultato. Lo abbiamo fatto l'anno scorso molto bene, dobbiamo rifarlo anche quest'anno".

Infine, un ricordo di Rossi: "Il suo ricordo mi riporta subito al Mondiale vinto dall'Italia. Ci ha portato sul tetto del mondo. Quei gol al Brasile resteranno scolpiti nella storia del calcio. Quando ho sentito la notizia non credevo alle mie orecchie. Non si sapeva niente. Avevo notato che da un anno non partecipava più alle trasmissioni televisive. Paolo era un ragazzo solare, sempre allegro e amico di tutti. Veramente un ragazzo d'oro".