
Luciano, già sessantottino, nel corso degli anni aveva fondato diverse associazioni che operavano nel campo del sociale e negli ultimi tempi aveva sposato la causa dei 'no Border', difendendo la libera circolazione dei migranti in Europa, argomento che è tuttora di attualità al vicino confine italo-francese di Ventimiglia. Luciano viveva come eremita e da tutti era conosciuto come un tipo particolare, dal grande cuore.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo