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Il messaggio è stato il minaccioso segnale di benvenuto rivolto alla famiglia che se l'è visto recapitare, appena arrivata nell'abitazione e ancora alle prese con i lavori di ristrutturazione. L'allarme per la minaccia in stile 'ndrine calabresi o cosche siciliane è scattato con una telefonata al 112 della donna che per prima si è accorta della testa di agnello sul davanzale: nell'abitazione sono prima giunti i poliziotti delle volanti e poi gli investigatori della squadra mobile che hanno avviato le indagini insieme agli esperti della scientifica. Sequestrate anche le immagini delle telecamere della zona, alla ricerca di eventuali persone sospette nelle ore precedenti e successive alla consegna del pacco intimidatorio.
Impossibile per ora trovare una spiegazione alla minaccia, tanto che gli investigatori della squadra mobile non escludono la possibilità di un errore di persone. Nello stesso tempo i poliziotti prendono in considerazione anche le ipotesi più inquietanti, come un regolamento di conti, anche se allo stato attuale si ipotizza che la vicenda possa essere legata a fatti personali e circoscritti. Forse a sfondo sentimentale.
Fa riflettere che l'ultima volta che a Genova è successo un fatto simile, nel 2016, non proprio una vita da, era accaduto sempre a Sestri Ponente, allora di trattava di una testa di maiale rivenuta al negozio di un fruttivendolo pare inviso ai colleghi perché praticava prezzi troppo bassi. Insomma metodi e messaggi mafiosi non per pizzo e estorsioni ma per i prezzi stracciati di clementine e cime di rape.
(Foto d'archivio)
IL COMMENTO
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