Quattro custodie cautelari in carcere, tre arresti in flagranza e 21 denunce per spaccio di sostanze stupefacenti, quattro denunce per furto e ricettazione, e 28 segnalazioni all'autorità amministrativa per uso personale,
oltre al sequestro di circa sei chili di droga tra hashish, marijuana e cocaina.
È il bilancio dell'operazione denominata "Il Profeta" del commissariato di polizia Chiavari partita a febbraio 2020. L'indagine si è conclusa dopo quasi un anno con quattro persone arrestate: tre cittadini marocchini di 17, 20 e 21 anni e un afgano di 22 anni. Il gruppo aveva base in appartamento del centro storico di Lavagna.
Il presunto giovane capo, ventenne, secondo la polizia si faceva chiamare con un nome biblico e usava solo abiti e scarpe firmate con colori sgargianti. Inoltre consumava champagne e pubblicava foto sui social dove si faceva vedere con mazzette di soldi e droga. Il gruppo era diventato il punto di riferimento anche per molti minorenni. Il lockdown non ha fermato l'attività: i pusher infatti si erano organizzati per consegnare a domicilio la droga da altri
È il bilancio dell'operazione denominata "Il Profeta" del commissariato di polizia Chiavari partita a febbraio 2020. L'indagine si è conclusa dopo quasi un anno con quattro persone arrestate: tre cittadini marocchini di 17, 20 e 21 anni e un afgano di 22 anni. Il gruppo aveva base in appartamento del centro storico di Lavagna.
Il presunto giovane capo, ventenne, secondo la polizia si faceva chiamare con un nome biblico e usava solo abiti e scarpe firmate con colori sgargianti. Inoltre consumava champagne e pubblicava foto sui social dove si faceva vedere con mazzette di soldi e droga. Il gruppo era diventato il punto di riferimento anche per molti minorenni. Il lockdown non ha fermato l'attività: i pusher infatti si erano organizzati per consegnare a domicilio la droga da altri
acquirenti.
IL COMMENTO
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