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Da anni il comitato battaglia per la vivibilità della zona, in contrasto con la presenza del porto Petroli: “Oggi - spiega Gian Piero Cellerino, membro del Comitato - lo abbiamo a 250 metri dalle case, con tutti i disagi conseguenti, mentre se andasse sulla nuova diga la distanza sarebbe di oltre 2 km. Del resto - continua Cellerino - già nel 2014 l’Autorità portuale di Genova commissionò uno studio a Saneco di Milano, ipotizzando lo spostamento sulla nuova diga di cui si parlava già.
Se invece si volesse contenere l’investimento, si potrebbe usare una parte della diga foranea attuale riconvertendola ad accosto del Porto Petroli, e in tal caso si sposterebbe comunque a una distanza di sicurezza di almeno di 1850 metri dalle case”.
IL COMMENTO
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