cultura

La sintesi di Sergio Rossi, il compendio per l'assessore Alessandro Piana
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Il giorno successivo rispetto alla prima visione della trasmissione integrale di Viaggio in Liguria sul Parco Antola è vero e proprio dibattito ligure intorno alle parole del Cucinosofo Sergio Rossi in riferimento all'entroterra dimenticato e a problematiche irrisolte da decenni. 



Il co-conduttore della trasmissione del venerdì sera commenta così: "E' sempre un buon segnale quando c'è interesse su un tema, ora, però, servono risposte urgenti. E mi auguro che nel dialogo costruttivo avviato su questo sito possa partecipare anche il neo assessore regionale, Alessandro Piana". 



Confidando in quell'intervento, Sergio Rossi chiarisce e sintetizza la propria posizione. Ecco la sua visione già accennata nell'ultimo focus su Valtrebbia e Vallescrivia. 



"Servono modelli che rispondano alla domanda epocale sull’entroterra: 

 

Che cosa ne vogliamo fare nel prossimo futuro? chi vogliamo lo abiti, se lo vogliamo abitato? Abitare come vivere e rivitalizzare, non solo risiedere. Vogliamo un entroterra agricolo? 


Lo vogliamo capace di attrarre imprese artigiane? Vogliamo sia il luogo ideale per coniugare lavoro a distanza e residenza? Lo vogliamo ambientalmente pulito, turisticamente attraente, quindi gradevole e attraente?

 

Qualunque sia l’affresco - dando per scontato che esista un affresco, una visione, e scontato non è per nulla – affinché sia realizzato occorrono modelli che evidenzino le necessità e i problemi individuando le priorità operative e il cronoprogramma.

 

Vuoi un territorio curato, più sicuro anche a livello idrogeologico, più monitorato, vivo, produttivo e dunque attraente? Devi concertare la visione con allevatori e contadini. Ti diranno che devi lasciarli lavorare riducendo di molto le ore da “ragionieri” a favore di quelle dedicate al lavoro. 

 

Trasferisci la burocrazia sui tuoi uffici e sgrava loro di quel peso. Efficienta le risposte della pubblica amministrazione: tempi brevi, certi, rapporto stretto.   

 

Ti diranno anche che servono i principali servizi: scuola, sanità, trasporti/strade, banca, posta, reti. 

Da dove vuoi cominciare? Oggi, però, non coniugando tutto al futuro o con il solito “stiamo facendo”.

 

Che cosa hanno in comune i quattro punti di cui sopra?

 

Agricoltura e allevamento: semplificazione burocratica, servizi essenziali, accessibilità. 

 

Artigianato: agevolazioni anche burocratiche in termini di semplificazione, servizi essenziali, accessibilità delle infrastrutture.

 

Lavoro a distanza: rete efficiente (fibra), servizi essenziali, territorio attraente per viverci, accessibilità.

 

Vuoi un territorio pulito, sano, curato, sicuro, attraente: agevola chi lo accudisce, facilita il lavoro locale, migliora i servizi. 

 


In sintesi, affinché l’affresco diventi almeno uno schizzo bisogna fare quanto prima:

 

Fibra efficiente a partire da oggi. Facilitazioni burocratiche per chi lavora al meglio in agricoltura, allevamento e artigianato: se ti converti al bio o parti bio la Regione paga le spese e fa le pratiche. Per artigianato, più sostenibile sei, più ti agevolo.

 

Ribaltare la situazione di servizi essenziali come la sanità: servono servizi di pronto soccorso dove oggi non si sa neppure se si può mantenere un’auto per la guardia medica!"