"Mi sono rotto": l'affondo del Cucinosofo sull'entroterra e la politica/5
L'intervento di Gianni Oliveri, primo cittadino campese
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“Pienamente condivisibile lo sfogo dall'amico Sergio Rossi. È un grido di allarme e di sofferenza su un argomento su cui molto si è discusso, ma nulla si è ottenuto. Da anni gli amministratori dell'entroterra, guidati dal compianto sindaco di Masone, Enrico Piccardo, denunciano, inascoltati, le grandi difficoltà a gestire i nostri piccoli comuni che devono quotidianamente fare i conti con problemi enormi a fronte di risorse esigue. Ed è inutile parlare di lotta allo spopolamento se poi alle parole non seguono i fatti e per fatti mi riferisco ad atti concreti come ad esempio:
-contributi straordinari per coprire i costi delle nevicate e delle gelate
-riduzione dei costi di riscaldamento che impattano fortemente i bilanci famigliari di chi vive nei nostri territori
-semplificazione degli adempimenti e degli obblighi amministrativi posti a capo dei singoli comuni
-assicurare i servizi essenziali ai cittadini residenti, in particolare sulla sanità (dove è vergognosa la difficoltà ad ottenere la copertura con i dottori di famiglia che spesso si rifiutano di esercitare nei comuni dell'entroterra), sulla scuola e sui trasporti".
Quali possono essere le ricette?
Prima di tutto serve un deciso cambio di mentalità per trovare soluzioni, nei fatti non a parole.
IL COMMENTO
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