salute e medicina

"Speriamo che questa sia l'ultima settimana in zona arancione per la nostra regione"
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E' sceso in Liguria l'indice Rt a 0,85: "Alla luce di questi dati incoraggianti, speriamo che questa sia l’ultima settimana in zona arancione per la nostra regione", ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, durante il punto sulla situazione Covid e vaccini in Liguria. Oltre al tasso di contagio più basso, continua a calare il numero delle persone ricoverate in ospedale che sono poco più di 650. "Scende anche il tasso di incidenza della malattia, certificando una minore pressione del Covid sul territorio". 



Intanto da lunedì tornano in classe i ragazzi delle scuole superiori
dopo oltre 2 mesi e mezzo di didattica a distanza. Per il momento si tornerà in presenza al 50% ma se i dati lo consentiranno, nelle prossime settimane si punta al 75%. Il piano trasporti su Genova prevede 32 mezzi, 20 linee normali e 12 scuolabus dedicati (NEL DETTAGLIO), mentre altri comuni come Imperia chiedono che vengano effettuati più controlli da parte delle forze dell'ordine alle fermate (LEGGI QUI). 



Nel frattempo la campagna vaccinale in Liguria è arrivata al 64% delle dosi somministrate, 42.201, su quelle consegnate 65.840. Sono arrivate più di 16 mila dosi nuove, anche se c'è preoccupazione per la riduzione delle consegne da parte di Pfizer. "Al momento si prevede che la stessa Pfizer consegni le dosi che non farà arrivare la settimana prossima in quella successiva. Si tratta però di comunicazioni dell’azienda e nessuno può garantire che ciò avvenga, anche se ce lo auguriamo ovviamente tutti”, ha specificato Toti dopo la riunione con i presidenti della Regioni, i ministri agli Affari regionali Francesco Boccia e alla Salute Roberto Speranza, assieme al Commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri. Nel frattempo lunedì l'Avvocatura dello Stato avrà terminato gli approfondimenti giuridici e l'Italia procederà contro Pfizer su tre canali: una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto ai pm per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del governo italiano e delle regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.


Le ripercussioni di questo ritardo influiranno sull'avvio della fase 2
, ovvero la vaccinazione delle persone più fragili, come già anticipato a Primocanale dal viceministro della salute Pierpaolo Sileri (L'INTERVISTA). "Questo non comporterà problemi per la Liguria: abbiamo una pianificazione che è stata fatta in modo accurato e seguendo le regole, e che ci consentirà di effettuare tutti i richiami per chi ha ricevuto la prima dose dal 27 dicembre a oggi, sia tra il personale sanitario che nelle Rsa. Certo, la ritardata consegna porta con sé un rinvio nell’esecuzioni di nuove prime dosi, e questo comporterà che la conclusione delle iniezioni sulla fascia scelta per la prima fase della vaccinazione slitterà con ogni probabilità attorno al 10 di marzo, invece che avvenire nell’ultima settimana di febbraio. A quel punto dovrebbe cominciare, su base anagrafica, la vaccinazione per gli ultra 80enni che vivono nelle loro case e non nelle Rsa, assieme alle persone più fragili".


La prima consegna del vaccino di AstraZeneca, se otterrà il via libera dall'Ema entro il 29 gennaio, dovrebbe essere fatta il 15 febbraio. Le altre due consegne sarebbero invece previste per il 28 febbraio e il 15 marzo. "Non sappiamo ancora a quale target di popolazione questo vaccino potrà essere destinato. È probabile che ci saranno alcune prescrizioni, cioè che si dovranno usare i vaccini Pfizer e Moderna per gli over 80, mentre quello di AstraZeneca, per la sua struttura meno potente, andrà usato per gli under 65", ha commentato Toti. "La notizia negativa è che non solo AstraZeneca consegnerà meno dosi, il 50% in meno nel primo trimestre, ma che consegnerà a partire dal 15 febbraio e non dai primi giorni di febbraio".