
Il progetto, che il presidente del tribunale di Genova Enrico Ravera ci aveva anticipato qualche mese fa, ora è realtà e dal 1 febbraio sarà operativo dopo l'allestimento curato da 'Duemila Grandi Eventi'.
Si tratta di una tensostruttura con duecento posti rigorsamente distanziati con un sistema di condizionamento interno e un sistema di riprese a circuito chiuso per consentire la partecipazione anche da un'altra sala al quinto piano dello stesso palazzo.
La giustizia italiana si attrezza anche così ai tempi della pandemia da Coronavirus che ha reso inagibili molte aule per problemi di aerazione.
"Riteniamo che questa - ha dichiarato Enrico Ravera presidente del Tribunale di Genova - sia la soluzione più ragionevole per le udienze che prevedono grandi numeri. Utilizziamo un nostro spazio senza dover chiedere ulteriori autorizzazioni in spazi esterni che avrebbero comportato complicazioni a livello logistico".
Una volta terminato l'incidente probatorio per il ponte Morandi, la maxi aula all'interno del tendone verrà suddivisa in sei aule più piccole da circa 20 posti l'una per consentire le udienze di altri procedimenti. Nel frattempo all'interno del palazzo proseguono i lavori per rendere agibili tutte le aule del quarto piano che le norme anti-Covid hanno imposto di adeguare.
"Confidiamo che entro l'estate questi lavori possano terminare - ha commentato il presidente del Tribunale - e sia disponibile un maggior numero di aule".
IL COMMENTO
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