
Per una delle tre donne, R.B., è arrivata la revoca degli arresti domiciliari: dei quattro episodi a lei contestati, infatti, in due casi è emerso uno "scambio di persona" (la donna nelle immagini non era lei bensì E.Z., la 38enne arrestata pochi giorni dopo). A suo carico rimangono quindi solamente due episodi, giudicati peraltro meno rilevanti: uno sviluppo che ha alleggerito la sua posizione e spinto il Gip a revocare la misura cautelare. Restano invece ai domiciliari le altre due assistenti che oggi, nel corso dell'interrogatorio, hanno ammesso i fatti documentati nei video. Le donne hanno fornito la loro lettura, parlando di anziani difficili da gestire e attribuendo i propri comportamenti - non veri e propri maltrattamenti, secondo loro, ma solamente atteggiamenti bruschi - allo stress e alla stanchezza dovuti alla carenza di personale. Una ricostruzione contestata dagli inquirenti, che hanno chiesto conto delle frasi pesanti registrate nei video. I legali delle indagate hanno presentato una istanza di attenuazione della misura cautelare a cui il pm, date le prime ammissioni, ha dato parere favorevole. Il giudice si è riservato di decidere.
Due dei tre colleghi arrestati in una seconda operazione, (la 46enne T.U., di Stella, e il 50enne A.R.) verranno ascoltati venerdì, mentre l' interrogatorio dell'ultima persona coinvolta, la 38enne E.Z:, slitterà a causa della sua positività al Covid-19.
IL COMMENTO
Salis contro Piciocchi, analisi a distanza
Salis, quanto conta la bellezza in politica?