"La prossima settimana in Liguria riceveremo 8200 dosi in meno di vaccino Moderna e 4.400 in meno di quello Astrazeneca, solo grazie all'organizzazione prudente potremo lo stesso garantire la vaccinazione ai sanitari, alle RSA, agli over 80 prenotati in agenda".
Così a Primocanale il professor Filippo Ansaldi Sub commissario e responsabile della prevenzione Alisa spiega le difficoltà di un piano vaccinale caratterizzato dall'incertezza dell'arrivo delle dosi. Un piano che ha visto già nella giornata di ieri appuntamenti dati tra tre mesi.
Il sistema informatico e il numero verde hanno retto ma gli appuntamenti a giugno lontano da casa, le liste chiuse come per esempio alla Fiumara, molti 80enni che non hanno rispettato l'invito alla prenotazione intelligente, prenotandosi nei primi due giorni dedicati agli over 90 stanno creando molte polemiche.
"La campagna di vaccinazione dipende dai vaccini che abbiamo a disposizione - spiega Ansaldi - l'incertezza sull'arrivo delle dosi ha due effetti importanti: uno che dobbiamo essere necessariamente prudenti e quindi non possiamo mettere in agenda posti di vaccinazione se non siamo sicuri di avere il vaccino e dall'altro osserviamo un costante rimaneggiamento, ridimensionamento dei vaccini. Faccio un esempio: in una nota che abbiamo ricevuto ieri dalla struttura commissariale e distribuita anche alle aziende siamo stati informati che nella settimana del 22 febbraio avremmo 8200 dosi in meno del vaccino Moderna e 4400 in meno di quello Atrazeneca e solo grazie alla prudenza della programmazione riusciamo a far sì che tutti i cittadini ricevano le dosi e che tutti i cittadini in agenda e gli operatori nelle RSA e del Sistema Sanitario possono essere vaccinati secondo la programmazione. Siamo di fronte a un compito complicato dalla grande incertezza della dose di vaccini che ci arrivano questo ha determinato una prudente organizzazione per cui è inevitabile di fronte a una richiesta di potersi vaccinare molto alta e che a noi fa molto piacere vedere gli appuntamenti spostati molto in avanti".
Ora un unico obiettivo: non allungare i tempi ma intensificare compatibilmente con l'arrivo delle dosi.
"Oggi ci sarà una un aggiornamento con i direttori generali alla luce delle nuove disponibilità e quindi di una riprogrammazione - anticipa il numero due di Alisa - l'idea è di mettere a disposizione più appuntamenti per gli over 80, attualmente la capacità è stata di circa 71 mila slot sul nostro territorio e abbiamo una copertura alle 17 di ieri sera pari al 67% l'obiettivo è di non allungare nel tempo gli appuntamenti ma bensì di intensificare questo ripeto compatibilmente con le dosi di vaccino che ci arrivano, non possiamo aumentare la capacità organizzativa senza avere i vaccini".
In conclusione un'informazione molto importante per la vaccinazione a domicilio. "I pazienti non deambulanti saranno vaccinati a casa - conclude Ansaldi - significa che alle Asl è stato chiesto inizialmente di fare un elenco dei pazienti con cui hanno frequente contatto, che non sono deambulanti per esempio i pazienti in assistenza domiciliare integrata ma se uno non dovesse essere entrato già in questo elenco è previsto, grazie all'accordo con i medici di medicina generale che firmeremo a breve, che il medico di medicina generale segnalerà a partire dai prossimi giorni, attraverso un sistema informatico dedicato, il paziente non deambulante alla ASL e quindi poi ci sarà vaccinazione a domicilio".
salute e medicina
Ansaldi (Alisa): "Più prenotazioni che vaccini disponibili, ecco perchè i tempi si allungano"
Da lunedì 12.600 dosi in meno in Liguria
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