cronaca

A Boccadasse preoccupa l'arrivo dell'arancione con l'obbligo dell'asporto
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Tantissime le segnalazioni in quest'ultimo weekend di zona gialla, come le scorse settimane, di assembramenti nelle aree della città di Genova più gettonate. Approfittando anche del bel tempo, sono state tante le persone che hanno scelto di fare due passi e che si sono trovate in luoghi affollati e senza il rispetto del distanziamento: dalla classica Boccadasse ai Piani di Praglia, i laghi del Gorzente o la Gaiazza nel territorio di Ceranesi dove più di un utente ci denuncia "Tutti senza mascherina, con la scusa di essere all'aria aperta". 

In molti hanno approfittato della libera circolazione tra comuni per fare un giro fuori porta sulle passeggiate più belle della Riviera o a contatto con la natura nell'entroterra. Ma per assembrarsi, e pure senza mascherina, basta andare anche solo nel centro storico e incontrarsi in qualche zona meno frequentata come quella di Campopisano, come documentato da uno dei nostri utenti che ha provato a segnalare il fatto alle forze dell'ordine. 


Ma a Boccadasse cresce la preoccupazione con i giorni di zona arancione. "Chi come noi deve togliere i tavolini all'aperto, paradossalmente si trova con tutti i clienti assembrati in piedi senza distanziamento mentre vengono per l'asporto. Sarebbe meglio riuscire a tenere aperto e garantire noi, per quanto possiamo, il rispetto delle regole", spiega Luca Pastine, presidente del Civ di Boccadasse. "Questo continuo sistema di aperture e chiusure è logorante, speriamo di poter riprendere il prima possibile con la normalità totale".