cronaca

Il gestore del bar Giuse in via San Lorenzo: "Metà dipendenti in cassaintegrazione, il bar non lavora più"
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E' il primo giorno della nuova zona arancione in cui è stata reinserita anche la Liguria. Ristoranti e bar chiusi e costretti a lavorare solamente in modalità a distanza con i servizi d'asporto, ma di fatto, come ci racconta Lorenzo, il titolare del bar e pasticceria "Giuse" in via San Lorenzo, "il bar è praticamente morto."


"Come tutti stiamo attraversando questo momento difficile sia per i bar sia per la ristorazione; cerchiamo di farci forza e continuare ad offrire il servizio migliore possibile seppur d'asporto, cercando di lavorare in sicurezza; dobbiamo tenere duro e non mollare."


"I ristori per i dipendenti sono ancora indietro, su 5 dipendenti di cui solo la metà viene al lavoro mentre gli altri sono in cassaintegrazione. E' un momento pesante e faticosa sia per i dipendenti che per i datori di vaoro, perché non sappiamo come gestire una situazione così pressante e faticosa."


"Essendoci da molti anni, siamo riusciti nel tempo a fidelizzare una buona dose di clientela; molti si ricordano di venire nella nostra pasticceria anche nei momenti difficile. Per quanto riguarda il bar, ha subìto un calo gigantesco, è praticamente morto, lo stesso dehor è stato utilizzato di rado."


"Ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante l'aspetto umano nella vita di tutti i giorni, fin dalle cose più semplici, come prendere un caffè al bar e nel mentre creare un rapporto umano con il barista; è impossibile tralasciare il rapporto umano e concentrarsi solo su quello economico, a noi manca moltissimo. Come mancano molto anche i turisti: ancje noi cominciavamo ad essere conosciuti soprattutto grazie al flusso di gente che ormai, è rimasto un lontano ricordo."


"Dovrei essere a casa con mio marito ed invece mi ritrovo qui a dare una mano ai miei figli - aggiunge la mamma di Lorenzo - "Io ho 75 anni, lavoro qui da 14 anni ma mai avrei pensato di trovarmi in una situazione del genere. Credevamo di avere tanto, invece non abbiamo più niente."