A seguito del cluster di Covid, nella variante inglese, che si è sviluppato nel padiglione Maragliano dell'ospedale San Martino di Genova, dove al momento sono stati individuati 14 positivi, fra cui un'infermiera che aveva rifiutato il vaccino, la direzione generale e sanitaria del policlinico puntualizza alcune situazioni su cui in questi giorni si è aperto un dibattito, in particolare sull'obbligo vaccinale e sulla possibilità di dirottare ad altri incarichi i sanitari no vax.
Dalla direzione del San Martino fanno sapere che "in ossequio alla norma di legge sulla privacy, l'Ospedale non può avere un elenco degli infermieri non vaccinati e neanche di quelli vaccinati, per evitare possibili discriminazioni. Si ricorda che, anche fra gli operatori sanitari, la vaccinazione è volontaria".
Inoltre dalle direzioni del San Martino, a proposito delle proposte di destinare i sanitari no vax ad altri incarichi spiegano: "Non esistono reparti considerabili non critici, non lo sono le medicine, la cardiochirurgia, le cardiologie, il centro ictus, la chirurgia in generale, il centro trapianti. Tutti i reparti sono potenzialmente esposti al rischio di contagio da Covid-19, anche quelli che sono ad oggi Covid free. Per assurdo, se potessimo avere l'elenco degli operatori non vaccinati li dovremmo destinare, per minimizzare il rischio, verso reparti Covid. Con ciò otterremmo di azzerare il rischio di contagio verso i pazienti ma esporremmo ad un rischio maggiore gli operatori".
Si precisa infine che "l'ospedale non può permettersi di spostare 400 professionalità. Gli infermieri, al pari dei medici, hanno competenze specifiche e non possono essere dirottati così facilmente".
Dalla direzione del San Martino fanno sapere che "in ossequio alla norma di legge sulla privacy, l'Ospedale non può avere un elenco degli infermieri non vaccinati e neanche di quelli vaccinati, per evitare possibili discriminazioni. Si ricorda che, anche fra gli operatori sanitari, la vaccinazione è volontaria".
Inoltre dalle direzioni del San Martino, a proposito delle proposte di destinare i sanitari no vax ad altri incarichi spiegano: "Non esistono reparti considerabili non critici, non lo sono le medicine, la cardiochirurgia, le cardiologie, il centro ictus, la chirurgia in generale, il centro trapianti. Tutti i reparti sono potenzialmente esposti al rischio di contagio da Covid-19, anche quelli che sono ad oggi Covid free. Per assurdo, se potessimo avere l'elenco degli operatori non vaccinati li dovremmo destinare, per minimizzare il rischio, verso reparti Covid. Con ciò otterremmo di azzerare il rischio di contagio verso i pazienti ma esporremmo ad un rischio maggiore gli operatori".
Si precisa infine che "l'ospedale non può permettersi di spostare 400 professionalità. Gli infermieri, al pari dei medici, hanno competenze specifiche e non possono essere dirottati così facilmente".
IL COMMENTO
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