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I dati Istat certificano un crollo dell'economia con ripercussioni occupazionali
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A febbraio gli occupati erano 22.197.000, cioè 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. Lo rileva l'Istat spiegando che rispetto a gennaio si è registrata una sostanziale stabilità (+6.000).

"Le ripetute flessioni congiunturali dell'occupazione registrate da inizio pandemia fino a gennaio 2021 - si legge - hanno determinato un crollo dell'occupazione rispetto a febbraio 2020 (-4,1% pari a -945.000 unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-590.000) e autonomi (-355.000) e tutte le classi d'età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali toccando il 56,5%.