
Inoltre, il 37% degli intervistati ha posticipato l'accesso ai servizi di prevenzione, diagnostica e cura: la principale motivazione che ha spinto gli intervistati a ritardare a cure e servizi di prevenzione è stata la paura del contagio (46,9%), seguita dall'impossibilità di accedere alle strutture sanitarie a causa del loro impegno nel contrasto alla pandemia da COVID-19 (39%), solo marginalmente, per motivi economici (0,7%). Oltre il 40,0% delle donne ha scelto di rinviarle contro il 31% degli uomini. Dunque, rileva l'indagine, oltre il 40% degli ultracinquantacinquenni ha rinviato esami, visite e test a cui si sarebbe sottoposto senza la pandemia. A rimandare sono stati maggiormente gli abitanti delle regioni meridionali (43,6%) e delle Isole (46,6%).
IL COMMENTO
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