Di fronte al costante flusso di soggetti extracomunitari, le forze dell’ordine hanno avviato una serie di verifiche. Gli accessi negli appartamenti hanno permesso di constatarne il loro sovraffollamento, la presenza di ambienti fatiscenti, in condizioni igieniche di totale degrado e ad alto rischio sanitario, in spregio delle basilari regole di comune convivenza. In particolare, all’interno di un appartamento sito in via Torlaro ad Albenga, è stata accertata la presenza di un soggetto di nazionalità marocchina irregolare sul territorio dello Stato, ospitato da un famigliare in violazione delle disposizioni e norme circa l’immigrazione e la condizione dello straniero. Il soggetto è stato segnalato alla Procura per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Nel corso dell’intervento, sono stati - tra l’altro - identificati 21 soggetti extracomunitari stipati in due degli alloggi visitati, siti nella stessa via Torlaro del centro ingauno, le cui dichiarazioni hanno consentito di individuare due soggetti, uno di nazionalità marocchina ed uno bengalese, che ospitavano nei rispettivi appartamenti, senza alcun contratto, una decina di connazionali, a fronte di un compenso che variava tra i 50 ed i 100 euro mensili ciascuno. I due affittacamere sono stati multati.
I controlli sono stati poi estesi ad un’azienda agricola sita in frazione Salea ad Albenga, dove lavoravano alcuni dei cittadini extracomunitari precedentemente individuati: tre i lavoratori in nero. Per i titolari dell’azienda, oltre alle sanzioni previste dalla normativa in materia, è scattata la proposta di sospensione dell’attività.
IL COMMENTO
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