
Se la richiesta fosse stata respinta, sarebbe scattata la procedura fallimentare. Adesso invece il provvedimento di ammissione sarà notificato ai creditori, che verranno convocati in adunanza entro il termine perentorio di 30 giorni. Tale passaggio servirà al voto pro quota, rispetto all'adesione o meno alla proposta ammessa dal giudice. In caso di voto sfavorevole, lo scenario sarà identico a quello della non ammissione alla procedura. Se invece i creditori daranno via libera, scatterà la fase di omologazione, che prevede un tempo di sei mesi, e di esecuzione.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo