cronaca

Sgomberati alcuni bar a Matteotti per borsa sospetta fatta brillare dagli artificieri: ma dentro solo maglie e mutande
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E' una movida sempre più fuori controllo, come ammettono anche dalla polizia locale, quella che ha ripreso a spron battuto a Genova dopo l'avvento della zona bianca. Il punto più a rischio rimane il centro storico, ma segnalazioni di risse e schiamazzi sino all'alba arrivano da ogni parte della città, da Voltri, Sampierdarena e il levante della città, da corso Italia a Nervi.

In questo contesto di confusione ieri sera con i bar affollati per assistere all'attesa partita dell'esordio dell'Italia agli Europei di calcio un allarme bomba per una borsa sospetta ha creato ancora più caos nella centralissima piazza Matteotti.
Non era un ordigno ma solo uno zaino pieno di abiti e mutandine e calzini: ma per accertarlo è stato necessario l'intervento degli artificieri della polizia che hanno fatto brillare la borsa con un cannoncino ad acqua, il tutto facendo sgomberare alcuni bar proprio durante la partita dell'Italia.

Notte di movida molesta dicevamo: risse sono state segnalate davanti a un locale pubblico di piazza Dante, angolo via D'Annunzio, centro di Genova, con intervento della polizia.

Appena due notti prima un'altra rissa con feriti e fermati era avvenuta in corso Italia, davanti al Baretto, locale alla moda che attira una mare di giovani. 
Raffica di segnalazioni di rumori e schiamazzi in strada e da alcuni abitazioni sono arrivate da ogni quartiere di Genova, e soprattutto dal centro storico dove la polizia locale anche ieri sera ha svolto un pattuglione straordinario. Controlli che però ora si rivelano molto difficili e delicati per la marea di gente che è tornata ad affollare i vicoli.

La zona bianca, le vaccinazioni, la fine della scuola e l'estate hanno cancellato paure e fatto quasi dimenticare il Covid.
E il centro storico con i suoi dehor spuntati ovunque quasi ogni sera si trasforma in una polveriera. Una reazione al ritorno alla libertà dopo mesi di coprifuoco.

Il tutto nonostante medici e amministratori invitino ancora a rispettare distanze sociali e l'obbligo di indossare in modo corretto la mascherina.