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La prontezza dei soccorsi ha salvato il centrocampista della Danimarca e dell'Inter
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"Eriksen era andato, era praticamente morto. Abbiamo eseguito il primo soccorso salvavita per l'arresto cardiaco. Quanto siamo stati vicini a perderlo? Non lo so, ma l'abbiamo riportato indietro. E' successo tutto in fretta, io non sono un cardiologo". Così il medico della Nazionale di calcio della Danimarca, Morten Boesen, nella conferenza stampa convocata per fornire aggiornamenti sulle condizioni di salute del 29enne centrocampista danese e dell'Inter, che ieri ha avuto un arresto cardiaco in campo, come confermato dalle stesse autorità sanitarie, e si trova ora ricoverato al Rigshospitalet di Copenaghen per proseguire esami e accertamenti.

Insieme a lui anche il commissario tecnico della nazionale Kasper Hjulmand: "Christian ha detto che non ricorda molto, era preoccupato lui per noi e per la sua famiglia - ha spiegato -. Nelle parole che ci ha detto e' emersa tutta la sua generosita' e tutta la sua grandezza come persona. E' lui che ci ha chiesto di tornare a giocare. Penso che sia stato sbagliato far scegliere ai giocatori tra le due possibilita' - ha poi aggiunto -. Erano in condizioni di stress e non sapevano come stesse il loro amico. Ho la sensazione che non avremmo dovuto giocare, magari saremmo dovuti solo salire sul bus e andare a casa. Ma e' una cosa che penso ora, e' stata una decisione difficile. Io sono orgoglioso di loro, intendiamoci. Ieri abbiamo visto cosa e' il calcio: spirito di squadra, compassione, amore. E' stato anche un grande segnale".

A emozionare il mondo è stato in serata il gesto di Romelu Lukaku (attaccante del Belgio e compagno di squadra di Eriksen all'Inter) che a San Pietroburgo, dopo aver segnato alla Russia, ha rivolto un saluto al compagno correndo verso una telecamera (nella foto)

Anche lo staff medico dell'Inter e' rimasto tutto il giorno in contatto diretto con quello della Danimarca, ma non rilascera' dichiarazioni ufficiali fino a quando non avra' un quadro completo della situazione. Da quel che trapela, pero', anche a Milano ritengono sia stato fondamentale il primo soccorso sul campo, svolto in maniera rapida ed efficiente, cosa che ha permesso ad Eriksen di riprendere conoscenza prima di essere trasportato in ospedale.

Lo staff medico dell'Inter, memore dei casi Ronaldo e Kanu, resta in attesa di avere tra le mani la documentazione completa, e solo allora sara' possibile rispondere alla domanda se Eriksen tornera' a giocare.