Preso appena in tempo nel porto della Spezia, mentre stava per imbarcarsi con la compagna su un traghetto e far perdere le sue tracce, il presunto autore di un efferato omicidio commesso il 12 giugno a Reggio Emilia.
L'uomo - Milan Racz, 34 anni, slovacco, senza fissa dimora - è stato fermato dai carabinieri di Reggio Emilia su provvedimento del pm Valentina Salvi. Secondo la ricostruzione avrebbe ucciso un uomo a mani nude sbattendogli ripetutamente la testa contro il muro, per poi fuggire insieme con la compagna.
Non sono ancora chiari i motivi della lite che hanno portato all'aggressione, che vale allo slovacco l'imputazione di omicidio aggravato dai futili motivi e dell'aver agito con crudeltà. La compagna, una donna ucraina, è indagata per favoreggiamento.
Il delitto risale al 12 giugno, mentre il corpo di Iazzetta è stato ritrovato mercoledì, nella casa di via Stalingrado. L'indagine dei carabinieri del nucleo investigativo si è risolta in meno di 24 ore. Il corpo di Iazzetta era stato trovato da un vicino, che non aveva notizie di lui da qualche giorno, mercoledì pomeriggio. Era sul letto, con il cranio fracassato. Sulle pareti della casa c'era sangue, soprattutto su quella davanti al bagno, nonostante un tentativo grossolano di ripulire le tracce. Dall'appartamento, inoltre, mancavano anche il cellulare della vittima e le chiavi di casa, ma la porta era chiusa dall'esterno con doppia mandata. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze e hanno ricostruito come il 12 giugno Iazzetta fosse in casa con un amico e una donna ucraina, la compagna del presunto assassino. Al gruppo si era aggiunta un'altra persona, che vive nel solaio sopra la casa, ma prima che tutto succedesse era rientrato nella propria stanza. A un certo punto la donna avrebbe ricevuto una telefonata da Racz e lo slovacco avrebbe minacciato di raggiungere la casa e picchiare Iazzetta e il suo amico. Dopo circa un quarto d'ora è effettivamente arrivato, ha colpito l'amico con una testata e poi si è accanito su Iazzetta, provocandogli traumi che lo hanno portato alla morte. Poi è fuggito, insieme alla donna. I militari li hanno localizzati al terminal crociere di La Spezia. Sono stati perquisiti e in uno zaino di lei è stato trovato un asciugamano sporco di sangue, mentre le nocche delle mani dello slovacco presentavano evidenti segni di colluttazione. Lo straniero ora è in carcere con le accuse di omicidio aggravato dai futili motivi e dall'aver agito con crudeltà e furto in abitazione. Proseguono le indagini per chiarire il movente.
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Fermato nel porto della Spezia presunto assassino, stava fuggendo su una nave
I carabinieri bloccano l'indiziato di un efferato omicidio commesso il 12 giugno a Reggio Emilia
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