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Il Deputato di Leu a Primocanale: "Osservo con attenzione"
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“Sto guardando con grande interesse a quel campo lì. Penso a Conte, ma anche a Giuseppe Sala sindaco di Milano che ha aderito ai verdi europei. E’ l’unico campo dove sta accadendo qualcosa”.

A parlare a Primocanale è Luca Pastorino, Deputato ligure di Liberi e Uguali, e non nasconde che la sfida lanciata dall’ex Premier legata alla sua leadership è un progetto politico a cui presto potrebbe aderire. Aspettando che il contenzioso tra lo stesso Conte e Beppe Grillo per la guida dei 5 Stelle arrivi al dunque, cominciano a uscire allo scoperto coloro che spingono per un nuovo partito, che sia una rivoluzione dei pentastellati o un soggetto nuovo.

Pastorino ricorda il titolo di una recente iniziativa pubblica che potrebbe anche diventare lo spunto per il nome di un nuovo partito: “Abbiamo organizzato un incontro dal titolo ‘Italia verde e giusta’ che è stato partecipato in un campo che è l’unico che presenta elementi di novità. In questa occasione Conte aveva detto che avremmo visto un movimento 5 stelle irriconoscibile”.

Pastorino riconosce che “Gli ostacoli per costruire o ristrutturare ci sono. Perché Grillo è Grillo, perché il movimento ha consolidato una presenza di personaggi sul territorio e non tutti la pensano allo stesso modo”. Ma poi ribadisce che il suo percorso politico è indirizzato:

“Sto osservando. Sono tre anni e mezzo che di fatto non ho un partito e mi piacerebbe ritrovarmi in un contenitore di valori che apprezzo. Le premesse sono buone. Conte ha una popolarità importante. Non so se è al 18%, ma direi sicuramente una percentuale a due cifre. Il solco deve essere quello del riscatto ambientale, della riconversione ecologica dell’economia e dell’attenzione ai temi del lavoro, attraverso una figura che ha dimostrato autorevolezza”.

Ma dal fondatore del M5s Beppe Grillo arriva la rottura definitiva con l'ex premier. "Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco. Vanno affrontate le cause per risolvere l'effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente). E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione". Un giudizio netto, una spaccatura definitiva che apparentemente non lascia spazio a ricuciture.

E proprio da Grillo parte l'organizazzione per il futuro: "Indìco la consultazione in rete degli iscritti al MoVimento 5 Stelle per l'elezione del Comitato Direttivo, che si terrà sulla Piattaforma Rousseau. Ho chiesto a Davide Casaleggio di consentire lo svolgimento di detta votazione sulla Piattaforma Rousseau e lui ha accettato. Chiederò, poi, al neo eletto Comitato direttivo di elaborare un piano di azione da qui al 2023" precisa Grillo.