
La decisione è arrivata dal comune di Lavagna, con il sindaco Gian Alberto Mangiante che vieta dunque la vendita, anche per asporto, di alimenti e bevande, così come l'apertura al pubblico degli esercizi di vicinato, delle medie e grandi strutture di vendita del settore alimentare e misto, delle attività artigianali di produzione e vendita di prodotti gastronomici; il divieto include anche la vendita di alimenti attraverso i distributori automatici.
Eslclusa dal divieto la vendita a favore di dipendenti di enti o imprese, pubblici o privati, di militari, di soci di cooperative, di aderenti a circoli privati; permessa anche la vendita nelle scuole e negli ospedali esclusivamente a favore di coloro che hanno titolo ad accedere ai distributori automatici.
Come si legge dalla nota stampa, "tale provvedimento intende migliorare lo stato di vivibilità di Lavagna, anche a tutela della tranquillità e del riposo dei cittadini e di coloro che attualmente frequentano per un periodo di riposo la cittadina." L'ordinanza è stata disposta considerando che "nel periodo estivo i rumori provocati all'esterno delle abitazioni influiscono maggiormente sul riposo delle persone, che a causa delle temperature elevate sono solite tenere le finestre aperte".
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