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Sabelli per non rimpiangere Zappacosta, Favilli sulla via dell'addio
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Terminato il periodo di preparazione a Neustift, il Genoa ha fatto i bagagli per tornare in Liguria dove proseguirà gli allenamenti al centro sportivo di Pegli. A meno di un mese dall'inizio della nuova stagione, la compagine di Ballardini si ritrova sì allargata ma ancora con tanti punti interrogativi in più reparti.

 
Ricoperto il ruolo di portiere aspettando l'atterraggio di Sirigu, in difesa occhi puntati sul giovane Zinho Vanheusden che proveniendo dalle giovanili dell'Inter conosce già un minimo di calcio italiano, ma già troppe volte è stato fermato dagli infortuni. Dall'Empoli è poi arrivato Stefano Sabelli, nato terzino ma capace di giocare anche da esterno in un centrocampo a 4 o a 5: il Genoa lo ha osservato a lungo ed ora toccherà a lui dimostrare di poter reggere il peso di un ruolo lasciato scoperto dall'addio di Zappacosta. Chi rimane in bilico fra una conferma ed una possibile cessione è Davide Biraschi, roccioso centrale che ha ampi margini di miglioramento.
 
 
Nuovi arrivi sì ma anche ritrovi di peso: sono tornati alla base sia Kevin Agudelo, giocatore ibrido fra una ala ed un trequartista, ma soprattutto Stefano Sturaro, tuttocampista di quantità troppo spesso fermato dai guai fisici. L'acquisto record della storia rossoblù potrebbe rivelarsi una pedina importante nel centrocampo orfano di Strootman, ma la battaglia contro il nemico più grande, gli infortuni, è sempre dietro l'angolo.
 
 
In attacco si è fatto notare positivamente il polacco Aleksander Buksa, diciottenne che tuttavia affacciatosi per la prima volta nel campionato italiano rappresenta un'incognita totale. Chi ha poche speranze di rimanere è invece Andrea Favilli, che ha di fatto perso il posto dopo la conferma di Pandev in rossoblù per un anno. Una sua cessione potrebbe aumentare i fondi del club rossoblù, chiamato ad agire con decisione sul mercato.