
Il bilancio è di tre persone rimaste intossicate. Si tratta di due detenuti nordafricani e un agente della polizia penitenziaria. Tutti e tre sono stati portati in ospedale. Una delle celle è andata distrutta: secondo quanto riportato dal Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria) la cella in questione era occupata da un detenuto con problemi psichiatrici.
Immediata la reazione del Sappe, che si è fatto sentire attraverso il segretario regionale Michele Lorenzo: "E' un carcere che, da anni, poggia sulle basi di un castello di carte sotto l'aspetto della sicurezza. Tra proteste, sovraffollamento e cronica carenza di personale, la situazione è evidentemente scivolata di mano. Non si può pensare di gestire un carcere di reclusione a queste condizioni. È già successo di tutto e mi chiedo ancora cosa dovrà succedere per fare si che chi di competenza intervenga. Non abbiamo l'assistenza sanitaria ma abbiamo uno Stato che, in termini di sicurezza, ha il braccino corto"
IL COMMENTO
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