Gli scavi hanno messo in luce un edificio residenziale, affacciato sull'antica viabilità e ingentilito da una loggia in pietra bugnata; al suo interno sono stati individuati i vani voltati pertinenti ai magazzini del fondaco. Questi edifici erano con ogni probabilità proprietà della consorteria degli Usodimare, famiglia di commercianti, navigatori e armatori che occupano i vertici dell'amministrazione cittadina.
"Il rinvenimento - commenta la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Manuela Salvitti - rappresenta un'eccezionale conferma della sua collocazione strategica, fornendo materiale inedito e nuove suggestioni progettuali per gli architetti e gli archeologi chiamati valorizzare e raccontare la storia della nostra città".
"I rinvenimenti di una porzione di città nascosta da secoli - commenta l'assessore alle Politiche Culturali di Genova Barbara Grosso - rappresentano sia un importante tassello per la ricerca archeologica locale sia un elemento che arricchisce l'attrattività del polo museale".
"La nostra Genova non finisce mai di stupire. Tiene tutto nascosto ma alla fine si lascia scoprire. Il ritrovamento annunciato oggi rappresenta una conferma del ruolo centrale avuto nel medioevo dalla zona di piazza Banchi e ci conferma, come bene ha spiegato la sovrintendente Salvitti, la stratificazione di Genova. Un primato della città. Una storia che ora si potrà raccontare e mostrare in modo straordinariamente efficace, grazie alla scoperta dei preziosi reperti che gettano nuova luce sulla storia passata, ma anche presente e futura della città.” Lo ha detto l’assessore alla Cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo, appena appresa la notizia.
“Un ringraziamento va alla professionalità con cui sono stati condotti gli scavi – ha aggiunto l’assessore Cavo - nell'ambito del cantiere avviato e voluto dal Comune di Genova per la progettazione del Museo della Città e per la lungimiranza con cui la Sovrintendenza ha saputo cogliere, fin dal principio, l'importanza e l'opportunità di un approfondimento archeologico in vista della costruzione del Museo della Città."
"Dopo quanto avvenuto la relazione degli archeologi sarà fondamentale per capire come procedere e valorizzare così al meglio lo spaccato di città medioevale riemerso” - ha concluso l'assessore.
IL COMMENTO
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