Primo settembre, scatta l'obbligo di green pass anche sui treni a lunga percorrenza e proprio le stazioni sono la sede questo pomeriggio della protesta dei "no vax" e "no green pass" che grazie al tam tam sui social si sono dati appuntamento nelle principali stazioni ferroviarie italiane: a Genova Principe hanno annunciato un blocco degli ingressi e dei binari dalle ore 15 a sera. La firma è del "popolo autogestito e pacifico". E il blocco dei treni, secondo gli ultimi aggiornamenti, continuerà anche nei prossimi giorni con nuovi appuntamenti il 2 e 3 settembre.
Ma alle 14,45 la situazione a Principe è del tutto tranquilla: di manifestanti nemmeno l'ombra.
Ma non è il solo evento previsto: nei volantini condivisi su Telegram si parla di una serie di altri appuntamenti che interesseranno nei prossimi giorni le piazze italiane, inclusi i palazzi romani del Parlamento. Gli annunci sono distribuiti soprattutto attraverso il canale Telegram "BASTA DITTATURA" ma da questi appuntamenti si dissociano i no green pass che stanno manifestando in queste settimane nelle piazze italiane. Per questo i partecipanti all'iniziativa di domani potrebbero essere un numero minore del previsto.
Oggi Prefettura e Questura di Genova sono pronte a gestire ogni emergenza: schiereranno circa 100 uomini a protezione degli scali ferroviari per impedire che venga interrotto il traffico dei treni e dunque l'interruzione di un pubblico servizio. Per chi tenterà il blocco è prevista la denuncia. Nei giorni scorsi Assoutenti aveva chiesto l'arresto in flagranza, previsto per i reati di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio, con pene detentive fino a 6 anni.
Nei volantini rossi che girano nelle chat si parla di diversi giorni di protesta e proprio nella mattinata del 1 settembre sono arrivati nuovi aggiornamenti e nuovi appuntamenti: il 2 settembre, giovedì, è previsto un presidio sotto i palazzi delle Regioni italiane. A Genova l'incontro è in piazza De Ferrari dalle 10 alle 12. Continuerà anche il blocco delle stazioni con appuntamento dalle 14,30 a sera.
Il giorno successivo, 3 settembre, quello che era stato chiamato 'presidio "sedi leccac**o canali manipolazione' che a Genova dovrebbe tradursi in una manifestazione davanti alla sede RAI di corso Europa, è diventato 'presidio leccac**i manipolatori' dalle 17 alle 19 a cui si aggiunge il blocco dei treni dalle 8 alle 16. Il 4 settembre ancora presidio sotto i media questa volta la mattina dalle 10 alle 12 e poi si parla di cortei in tutta Italia dalle 18, il 5 settembre riposo, il 6 settembre "tutti a Roma" in Parlamento e un generico "sciopero".
Nelle stesse chat sale il livore e il tono degli insulti è sempre più pesante: nei confronti del governatore ligure Giovanni Toti sono apparse molte minacce di morte. "Deve essere messo ai ceppi quanto prima!", scrive un utente. Il presidente ribatte: "È un crescendo di odio e intolleranza di fronte al quale gli uomini delle istituzioni non possono stare fermi. Non possono più andare avanti impuniti”.
cronaca
No green pass pronti a bloccare le stazioni dalle 14,30: Polizia e Carabinieri in campo
Altri presidi previsti nei prossimi giorni: il 2 settembre sotto il palazzo della Regione
2 minuti e 27 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Lunedì 25 Novembre 2024
Pirondini: "A Grillo dico grazie, non riesco a immaginare un Movimento senza di lui"
Lunedì 25 Novembre 2024
Violenza donne, l'avvocato penalista: "Ecco come funziona il codice rosso"
Lunedì 25 Novembre 2024
Il medico risponde - Influenza e Covid, cosa ci aspetta nelle prossime settimane?
Domenica 24 Novembre 2024
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità
Ultime notizie
- Lavoratori ex Ilva, ok a buoni spesa per chi è in amministrazione straordinaria
- Ancora pioggia sulla Liguria, poi il miglioramento: le previsioni 3BMeteo
- Bellini geologo super tifoso della Samp: "Impossibile prevedere disastri del Doria"
- Sinistra civica e liberale, pressing sulle Primarie a Genova
- Ladri piromani danneggiano sette auto a Bolzaneto
- Coppia accoltellata sulla funicolare: "Nessuno ci ha aiutato"
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità