cronaca

Linea diretta con Primocanale sull'ipotesi che riguarda il "salotto buono" della città
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Mugugni, ma non solo. Anche significative aperture. L'ipotesi di pedonalizzazione del "salotto buono" di Genova, il triangolo tra via XXV aprile, via Roma, piazza Fontane Marose, si trasforma in un dibattito televisivo spontaneo quando Primocanale apre i suoi telefoni nel corso della trasmissione del mattino Al servizio del pubblico. Decine e decine le chiamate. E le idee diverse.


Tra i primi ad intervenire c'è Matteo, che da buon genovese si lamenta subito: "Via Cairoli, da quando è stata pedonalizzata, fa registrare più traffico della Sopraelevata". Sarà vero? Chissà. Certo l'Italia è il Paese dei "furbi" e noi non facciamo eccezione: probabilmente fra trasporti merci, disabili, corrieri e residenti il popolo degli aventi diritto a transitare in quel tratto di strada sarà cresciuto a dismisura.


Adriano telefona da Borgoratti e pone un quesito: "Ma la pedonalizzazione verrà realizzata per motivi estetici o per migliorare l'economia della zona?". Un po' l'uno e un po' l'altro probabilmente, certo è che gli spifferi in arrivo dal "salotto" rivelano, in particolare, di una via Roma da rivitalizzare.



Davide dal canto suo estende il discorso: "Ottima idea, ma non solo quel pezzo, bensì tutto il centro di Genova dovrebbe essere pedonalizzato". Che abbia ascoltato l'intervista di poco prima al presidente di Ascom Confcommercio, Paolo Odone, che ha ventilato l'idea concreta di giungere anche alla chiusura al traffico privato di via XX settembre?


Lucia è invece di tutt'altro avviso: "Posso riportare - spiega - l'esperienza negativa di Sampierdarena, dopo la pedonalizzazione di via Rolando è stato tutto un fiorire di negozi e locali di basso livello. Insomma, un calcio al commercio di qualità, che si è spostato alla Fiumara".


Marcello da Loano la pensa allo stesso modo: "Qui da noi è stato fatto un progetto analogo e anche se non siamo Genova il commercio è crollato". Fenomenologie da Riviera.


C'è tuttavia anche la pattuglia degli entusiasti, oltre al già citato Davide. Ad esempio Alessandro e Romina: "Favorevolissimi alla pedonalizzazione di quella zona, l'importante è che si pensi a chi ci vive o ci lavora, per loro gli accessi devono restare liberi, magari in alcune finestre. Ma sarebbe bello poter camminare nel silenzio o quasi e godersi la città".



Marcello pone all'attenzione un problema: "Porto i malati con le ambulanze e spesso ci imbattiamo, con i nostri mezzi, nelle doppie file o nelle auto parcheggiate davanti ai portoni. Non è accettabile. Ci vuole più sensibilità per gli spazi".



Sono solo esempi di pareri dei genovesi e delle genovesi
, il campione non è scientificamente rappresentativo ma serve a tastare il polso. L'orientamento sembra abbastanza equamente suddiviso, tra favorevoli e contrari, forse con una lieve prevalenza dei primi. A patto come sottolinea Mario, che si incrementino i parcheggi, quelli presenti non bastano e sono troppo cari.


 
Apre e chiude il mugugno. La scia Maria da Granarolo chiosa: "Prima di pedonalizzare i salotti buoni, Bucci pensi a far sistemare tutti i marciapiedi della città, perché se ci rompiamo le gambe dove li trova i pedoni che vanno a fare shopping nel centro?".


Il ragionamento fila e mette insieme il buono e il cattivo dei genovesi, il bello e il brutto, le due facce della stessa medaglia. Insomma, il maniman. Evviva il dibattito, evviva le libere e spontanee telefonate in diretta su Primocanale.  
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