cronaca

I disagi legati all'agitazione sindacale si sono sommati a quelli dei cantieri
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 Mattinata infernale sull'asfalto genovese, sulla viabilità autostradale come su quella ordinaria, per il blocco al terminal portuale PSA a Genova Pra'. La controversia tra azienda e sindacati sul tema del contratto integrativo ha raggiunto una fase di alta tensione e l'agitazione ha prodotto conseguenze pesanti sul traffico. In tarda mattinata polizia e carabinieri sono arrivati al terminal.
I TIR incolonnati hanno intasato sia le strade del Ponente cittadino da Voltri, sia l'autostrada risultata completamente bloccata da Pegli a Pra'. Non sono naturalmente mancati momenti di tensione e di sconforto, tra i camionisti costretti a una lunghissima e improduttiva attesa, sia tra i cittadini che per qualsiasi motivo si fossero messi in viaggio.

Ai disagi di questa situazione contingente, si sono aggiunti i problemi strutturali legati ai cantieri disseminati su tutta la rete: code chilometriche si sono registrate sia sull'A7 in direzione Milano, sia sull'A12 verso Livorno, sia sulla A26 in direzione Gravellona Toce. I serpentoni hanno raggiunto i 7 km di lunghezza, con intensità a fisarmonica secondo l'andamento del traffico.

Era prevista una riunione sindacale in loco, resa impossibile proprio dai disagi logistici legati all'agitazione articolatasi su due ore per turno. Così l'Autorità di Sistema Portuale ha messo a disposizione la propria sede di palazzo San Giorgio per l'incontro, diretto a individuare un accordo. L'eventuale intesa sarà oggetto di una votazione per domani mattina, tanto che si prevede che giovedì il porto di Pra' dovrebbe tornare a lavorare a pieno regime.

Sullo sfondo, sempre il problema del green pass, che vede interessati sindacati, imprenditori, Confindustria e spedizionieri: venerdì 15 entra in vigore l'obbligatorietà del certificato verde sui luoghi di lavoro, ma nelle maestranze portuali non sono residuali le fasce di personale non vaccinato e non disposto a immunizzarsi, tanto che si rischia la paralisi. A meno che non si approntino, senza escludere la prefettura nella fase esecutiva, specifici punti tampone agli accessi dei siti produttivi.