cronaca

Centri di ascolto attivi anche durante il lockdown
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 Sono oltre due milioni e mezzo i poveri nel nord Italia, altrettanti si trovano al sud, pià contenuti i numeri nel centro: il quadro tracciato dall'annuale rapporto povertà di Caritas dipinge uno scenario di estrema fragilità con un aumento forte legato al primo anno di pandemia.

I dati di Genova si discostano solo lievemente rispetto a quelli nazionali: "C'è stato un aumento a Genova forse più contenuto - dichiara a Primocanale Lucia Foglino, Responsabile Osservatorio Povertà Caritas - tra il 2019 e il 2020 le persone che si sono rivolte ai nostri centri di ascolto sono passate da 5405 a 6202 con un aumento percentuale del 15 per cento".

Un 2020 caratterizzato dalla pandemia e dalle difficoltà anche di fornire l'aiuto richiesto, ma i centri di ascolto Caritas, seppur chiusi, sono rimasti comunque tutti attivi durante il lockdown con contatti telefonici, Skype.

"Quelli che sono aumentati sono stati gli accessi di chi si è presentato per la prima volta al centro di ascolto. Durante il 2019 sono state 1192 persone, nel 2020 invece sono state 1776. C'è un aumento del 48 per cento" dichiara Foglino.