![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20211023174759-collage_presidio_donne.jpg)
Una campagna di sensibilazzione che ha voluto dare voce alle tante patologie nascoste ma presenti in tantissime donne, un dolore rappresentato poi dal colore nero dipinto sui teli bianchi indossate da cinque partecipanti. Poi la denuncia delle troppe spese economiche legate ai farmaci che gravano sulle spalle di chi è affetto da queste malattie, come lla vulvodinia, l'endometriosi o il dolore pelvico.
Tante le testimonianze gridate al microfono, intervallate dal suono di un tamburo: fra chi racconta di aver subito un dolore insopportabile a chi confessa di essersi sentita a disagio con il proprio partner. Le nostre malattie non vengono riconosciute né dallo Stato né dal sistema sanitario, abbiamo bisogno di un cambiamento - questa la richiesta che parte a gran voce da una delle voci ascoltate, che chiude in questo modo: non lamentiamo capricci ma chiediamo solamente i nostri diritti.
IL COMMENTO
Il Biscione cambia pelle (e non solo)
Il mini-nucleare è possibile, ma serve coraggio politico