Gli schieramenti - D'Aversa non rischia il tridente e manda in campo i suoi con un 3-5-1-1 con in avanti Quagliarella supportato da Candreva. Difesa a tre con Dragusin, Yoshida e Chabot davanti ad Audero; Bereszynski e Augello ad agire lungo tutta la fascia, Adrien Silva, Ekdal e Thorsby in mezzo. Restano fuori Gabbiadini e Caputo. Juric si affida al 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic in porta; Djidji, Bremer e Buongiorno in difesa; Singo, Lukic, Pobega e Aina in mezzo a fare filtro e impostare; gli ex Praet e Linetty in appoggio all'ex Genoa Sanabria con Brekalo messo fuori causa nel corso del riscaldamento.
Primo tempo - Inizio con un ritardo di alcuni minuti poi il calcio d'inizio con i primissimi minuti che vedono una Samp più intraprendente senza tuttavia creare grattacapi alla difesa granata. Poi il match si appiatisce con una lunga fase di studio tra le due formazioni. Nessuna occasione e tanta densità in mezzo al campo. Al 17' poi la fiammata che sblocca l'inerzia. La difesa blucerchiara resta ferma a guarda, l'uno-due Linetty-Sanabria trafigge la retroguardia: la palla arriva a Praet che ci prova una prima volta ma Chabot salva in scivolata, sulla ribattuta il tap-in decisivo per il classico gol dell'ex. Una sola occasione in tutto il match e Samp in svantaggio. La reazione non c'è e i blucarchiati non riescono mai a innescare nè Candreva nè Quagliarella con il Torino che controlla senza troppa difficoltà. Milinkovic-Savic esce a vuoto ma l'azione si perde, al 37' il primo squillo blucerchiato con Thorsby che di testa spedisce alto e non di poco un cross di Augello. Ma Thorsby è l'unico che prova mentre la difesa fatica a contenere le azioni in velocità palla a terra dei granata che con Linetty prima e Sanabria poi crerano pericoli. L'arbitro decide che è abbastanza e manda le squadre negli spogliatoi dopo un primo tempo scarni di occasioni reali e che premia un Torino quantomeno più intraprendente. L'unico che si salva parzialmente della Samp è Thorsby.
Secondo tempo - Nessun cambio per D'Aversa e Juric. I blucerchiati provano subito a rimettere il match in partità ma su un calcio d'angolo a favore è il Torino a raddoppiare al termine di un contropiede rapidissimo portato avanti da Pobega che porta palla, allarga per Singo che controlla, entra in area e batte Audero che tocca soltanto ma non impedisce la rete granata, è il minuto 52. D'Aversa mette subito in campo Gabbiadini e Caputo e al posto di Quagliarella ed Ekdal con uno schieramento obbligatoriamente più offensivo. Juric decide che è il momento di Belotti. Il match si incattivisce e si anima rispetto al primo tempo alla camomilla. Ma sono i padroni di casa ad andare vicini al tris con Linetty che spara alto da buona posizione. E' Vojvoda a sfiorare il bersaglio grosso al termine di un'azione veloce partita da una dormita di Adrien Silva in mezzo al campo. Che non è giornata si capisce definitivamente al 66' quando Adrien Silva nervoso per una partita in cui non si è mai visto protesta con l'arbitro rivolgendogli qualche parola di troppo, Fourneau non ci pensa due volte a mostrargli direttamente il cartellino rosso. Due gol sotto e un uomo in meno. La reazione d'orgoglio è in una girata di Gabbiadini che il portiere granata non fatica a bloccare. In una mischia furibonda in area Belotti colpisce il palo. Entr Askildsen al posto di Bereszynski e si guadagna subito il giallo così come poco dopo anche Chabot. Pobega sfiora il tris ma ormai non c'è più storia.
IL TEBELLINO
Torino-Sampdoria 2-0
Gol: 17' Praet, 52' Singo
Ammoniti: Bremer, Pobega, Dragusin, Askildsen, Chabot
Espulso: Adrien Silva
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Bremer, Buongiorno; Singo (53'Vojvoda), Lukic, Pobega, Aina; Praet (77' Rincon), Linetty; Sanabria (53' Belotti). Allenatore Juric.
SAMPDORIA (3-5-1-1): Audero; Dragusin (81' Colley), Yoshida, Chabot; Bereszynski (69' Askildsen, 83' Ciervo)), Adrien Silva, Ekdal (54'Gabbiadini), Thorsby, Augello; Candreva; Quagliarella (54' Caputo). Allenatore D’Aversa.
Arbitro Fourneau di Roma 1, assistenti: Peretti di Verona e Sechi di Sassari, quarto ufficiale Colombo di Como, al var Di Bello di Brindisi e in postazione avar Ranghetti di Chiari.
IL COMMENTO
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