Cronaca

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Da palazzo Tursi tutto tace. “Aspettiamo l’ufficialità” dice il portavoce del sindaco di Genova Vincenzi. Quell’ufficialità rappresentata da una lettera firmata dal ministro Bianchi, che dovrebbe arrivare sulla scrivania del presidente Burlando nelle prossime ore, secondo quanto lo stesso Bianchi avrebbe garantito. Ma si sa che la Vincenzi non starà a guardare. Anzi. C’è chi giura che è pronta a partire per Roma, per incontrare Prodi e ribadire –come ha scritto in una lettera già inviata al capo del Governo– che solo Paolo Costa, il suo candidato, ha i requisiti per fare il presidente del porto di Genova. Insomma, quello scontro istituzionale tra Burlando e Vincenzi, che fino a questo momento era emerso solo velatamente, ora sembra destinato a deflagrare. Sarà un fine settimana di telefonate, incontri, trattative. Bianchi in una telefonata a Burlando ha assicurato che non cambierà idea. Ma non si sa che ruolo vorrà avere Prodi nella vicenda, dopo l’incontro con la Vincenzi. Per ora è quello di Luigi Merlo il nome fatto. Per scaramanzia, lui, la valigia non l’ha ancora fatta. Se andasse a palazzo San Giorgio sembra che Burlando deciderà di tenersi le deleghe a porti e trasporti. Anche se dalla Spezia spera di poter approdare in Regione l’ex sindaco Giorgio Pagano, altro diessino. Ma la sua eventuale nomina potrebbe scardinare equilibri già precari con Rifondazione e Comunisti Italiani. Ora come ora, però, questa è la preocupazione minore per Burlando. (Davide Lentini)