Politica

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Nonostante i successi indiscussi del Salone Nautico di Genova l’amore tra Ucina, l’associazione delle industrie nautiche italiane, che hanno il primato mondiale negli yacht di lusso, e la Fiera del Mare non è mai stato sereno. L’ultimo caso a minare un’unione fatta di successi, ma anche di attriti, sono le dichiarazioni del presidente della Fiera di Genova, Paolo Lombardi, che alla presentazione di Antiqua ha annunciato accordi per duplicare il Salone sia in India che in Sud America. Dichiarazioni che hanno fatto sobbalzare sulla sedia i vertici di Ucina. “Intanto perché –dicono– non ne eravamo al corrente”. “Anzi –spiega Anton Albertoni, presidente dell’associazione– non esiste alcun accordo, tantomeno ci sono progetti”. Ma il presidente degli industriali nautici va oltre: “Sono sconcertato che sia stato utilizzato il nome dell’associazione per dare credibilità ad un progetto ad oggi inesistente”, dice. Tra un mese si aprono le iscrizioni per l’edizione numero 48 del Salone, in programma dal 4 al 12 ottobre. “Benché il compito primario della Fiera sia la garanzia degli spazi espositivi –affonda ancora Albertoni– ad oggi non abbiamo ancora sufficienti certezze sulla disponibilità delle aree, sia a terra che a mare”. Insomma la storia si ripete. Da una parte quella di chi vorrebbe “scippare” il Nautico a Genova, dall’altra quella sulla carenza organizzativa e di spazi. Nonostante questo la manifestazione tutti gli anni supera ogni record. “Non entriamo nel merito della polemica –fanno sapere dall’ufficio stampa della Fiera di Genova– Ci sarà modo per chiarirsi con Ucina”.