Cronaca

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Era abitato da circa 75 rom la baraccopoli sgomberata stamani in via Greto di Cornigliano, lungo l'argine del Polcevera, a Genova. La rimozione definitiva dell'accampamento sarà ultimata sabato. Stamani all'arrivo delle ruspe il campo era vuoto. Secondo quanto spiegato dall'assessore ai Giovani e alla città educativa Massimiliano Morettini, 5 donne incinte, 15 minori e 16 anziani erano già stati ricoverati in strutture messe a disposizione dal Comune, dove resteranno per tre mesi. Dopo una lunga trattativa con i responsabili del Comune presenti sul posto si è allontanata anche la coppia di rom, Petra di 30 anni e Ghiorghina 42, che in primo momento si era detta decisa a non abbandonare la baracca. "Ci abbiamo messo un mese e mezzo a costruire la nostra baracca è più bella di quella in cui vivevo in Romania e poi noi abbiamo sempre tenuto pulito. Lì ci sono i bidoni. Noi li svuotiamo quando sono pieni", aveva provato a dire Petra, manovale in nero di 30 anni, nel tentativo di resistere. Soddisfatti gli abitanti della zona. "Noi qui ci giocavamo a bocce - dice un abitante di Certosa - invece questi sono sporchi e prepotenti". Un secondo spiega che a causa della presenza dei Rom ai giardini di piazza Petrella le mamme genovesi ora hanno paura ad andare con i bambini, ed aggiunge sconsolato: "sono andati via ma ritornano". L'assessore intanto spiega: "Dobbiamo separare le persone più bisognose e intervenire sugli altri con percorsi ad hoc. A blocchi di 150-200 persone non si risolverà mai nulla".