Cronaca

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Una nuova giornata di sciopero, oggi, per i pescatori di Sanremo, contro il carogasolio. Alcuni hanno mollato gli ormeggi e, facendo evoluzioni con le motobarche in porto, hanno suonato le sirene in segno di protesta. Prosegue infatti a oltranza lo sciopero dei pescatori contro l'aumento del prezzo del gasolio mentre è atteso per giovedì, a Roma, l'incontro con il ministro delle politiche agricole forestali e alimentari Luca Zaia. A Sanremo, molti pescatori si sono anche dimostrati contrari al monopolio che si è venuto a creare al porto vecchio, dove esiste un solo fornitore di gasolio. "Ci sono troppe restrizioni - afferma Calogero Volpe -. Non possiamo lavorare nei giorni festivi, la taglia del pesce e il fermo biologico, ma il gasolio costa sempre di più. Spendo 10.000 euro per un pieno di gasolio che mi dura venti giorni o poco più. Così non è possibile andare avanti. E' una settimana che siamo fermi e, quasi quasi, ci conviene rimanere in porto, almeno così risparmiamo".