Politica

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Scontro politico sulla sentenza del G8 emessa ieri sui fatti della caserma di Bolzaneto, a sette anni di distanza dai fatti. E' durata undici ore la camera di consiglio da cui è uscito il verdetto dei giudici: 15 condanne e 30 assoluzioni, 24 gli anni di pene complessivi contro i 76 richiesti dai pm, e comunque presvrivibili. Non riconosciuto il reato di tortura perché non contemplato dalle norme. Marco Nesci, di Rifondazione Comunista, afferma che "è la dimostrazione che lo Stato si autoassolve sempre, non sono soddisfatto della sentenza. Mi auguro almeno che chi è stato condannato venga almeno sollevato dai suoi incarichi". Gianni Plinio, Alleanza Nazionale, esulta affermando che "finalmente è stata riconosciuta la montatura dell'estrema sinistra per infangare le forze dell'ordine". Per il presidente della Regione Claudio Burlando, che afferma che le sentenze non si commentano ma si leggono e se ne prende atto, "è stata fatta luce su eccessi e abusi contro manifestanti pacifici ma si è dimostrato anche come in Italia non ci sia la certezza della pena per la lunghezza dei processi. Come disse recentemente il capo della polizia Antonio Manganelli in Italia c'è una sorta di indulto mascherato che va avanti da troppo tempo". Sandro Biasotti, ai tempi del G8 presidente della Regione, commenta: “Mi sembra che la magistratura genovese abbia giudicato sia i noglobal che i poliziotti con obiettività, poi si potrebbe giudicare per essere stata troppo tenera, ma mi sembra che in questo caso abbia emesso una sentenza bi-partisan”. (Elisabetta Biancalani)