Sarà interrogato oggi nel carcere genovese di Marassi l'ecuadoriano Pablo Guillermo Vera Macias, 36 anni, arrestato nella tarda serata di ieri con l'accusa di aver ucciso la sua connazionale di 34, Isabel Rivera Gonzalez. La donna, colpita con una coltellata alla gola, era stata trovata morta mercoledì sera nel suo appartamento nel quartiere di Sampierdarena a Genova. Sono state in particolare le testimonianze raccolte ieri a far emergere gravi indizi a carico di Vera Macias, incensurato e regolare in Italia. L'uomo, ascoltato più di una volta dagli investigatori della squadra mobile, sarebbe caduto anche in contraddizione, ma non avrebbe mai ammesso una propria responsabilità nel delitto. Le indagini non si concludono però con l'arresto e tra i vari elementi al vaglio, resta da verificare la possibilità che qualcuno possa aver aiutato l'ecuadoriano. Non si esclude inoltre, che l'uomo possa aver agito sotto l'effetto dell'alcol.Ciò che è emerso fin da subito, anche per stessa indicazione del presunto omicida, è che la vittima abbia trascorso con lui la notte tra martedì e mercoledì. Sarebbe stato infatti l'ecuadoriano, col quale la donna coltivava una relazione, ad accompagnarla a casa. A scatenare la violenza contro l'amica sarebbe stata la gelosia dovuta alla sua frequentazione con un altro uomo (l'italiano che possedeva le chiavi di casa della vittima ed ha trovato il cadavere). La pista passionale, seguita fin dai primi istanti dell'indagine dagli uomini della Questura come movente, ha trovato conferma nel tardo pomeriggio di ieri, nel corso dei tanti interrogatori ai quali sono stati sottoposti gli amici di Isabel e i vicini di casa del civico numero 4 di via Cairoli. In esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso dal pm Federico Panichi che ha coordinato l'attività di indagine, sulla scorta di elementi oggettivi e testimoniali, il giovane ecuadoriano è stato arrestato ieri in serata.
IL COMMENTO
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